Dimentico la valigia / e non so più altro, / l’albero fa nuove porte / in mezzo alle quali / io cresco, / mi ricompongo / e attraverso una fiamma / che si contorce / da un cantuccio all’altro / della mia normalità / flebile, / in fermento sotto / il sole, accanto / la strada, / accanto ciascuna / mia vita dischiusa, / come una recita appena sussurrata / che non finisce; / che fa gesti impercettibili / sotto il mio sguardo, / dentro un gioco / di emozioni cadenti e di sconfitte.
Elisa Eötvös
18 dicembre 2024