A Macerata c’era una volta l’asilo “La Pietà”… c’è ancora ed è più vivo e attivo che mai

C’era una volta, a Macerata, l’asilo “La Pietà” dove si accoglievano e ci si prendeva cura, in quel tempo lontano, delle persone più fragili, i bambini abbandonati a se stessi per vari motivi: bimbe sotto i sei anni i cui genitori erano morti  o carcerati o, anche, emigrati. Piccole creature abbandonate, con un presente pieno di difficoltà e un futuro incerto.

Era il 1895, alcune signore dotate di sensibilità e consapevoli della miseranda situazione in cui versavano queste bambine, decisero bene di fondare un piccolo asilo in cui accogliere le poverelle. Antonietta Piombini fu iniziatrice e anima del comitato benefico  mentre Elisabetta Sensini, benefattrice e volontaria accolse nella propria abitazione le prime cinque che le furono affidate. La città di Macerata dimostrò comprensione e solidarietà nei confronti della benefica iniziativa e i maceratesi contribuirono con donazioni in modo costante. Nel 1947 i piccoli ospiti erano diventati 50, i fondi erano scarsi ma Antonietta, ormai in fin di vita, volle riunire il Consiglio dell’Asilo  esprimendo il desiderio di realizzare una nuova camerata per dieci letti, dicendo: “…i mezzi verranno”. Dieci giorni dopo la sua dipartita giunsero così tante offerte da permettere di esaudire il suo ultimo desiderio.

L’Asilo, promosso e portato avanti da Antonietta ed Elisabetta, non aveva cura solo del corpo delle piccole ospiti tenendole sotto un tetto sicuro, pulite, vestite e nutrite ma anche della loro anima dando loro una buona istruzione, fondamentale per il loro inserimento positivo nella società. A Macerata c’è ancora vivo il ricordo di queste bambine che, in educata e rispettosa fila, percorrevano le vie della città dirette in chiesa o per accompagnare un funerale. Situazione ricordata anche dalla poetessa Mariella Marsiglia in una sua poesia che, credeteci, casualmente pubblichiamo in questo numero de La rucola nella pagina dedicata ogni mese alle poesie dialettali. Q

uello seminato dalle due signore, Piombini e Sensini, è un seme che nel tempo si è sviluppato fino a diventare una bela realtà di accoglienza. Il nome è cambiato e da Asilo La Pietà si è aggiornato in “Piombini Sensini”, in onore alle due fondatrici, e si è trasformata anche la ragione sociale in linea con le esigenze del tempo moderno divenendo una Associazione Onlus (Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale). Oggi gli ambiti d’intervento sono aumentati così come gli ospiti e le strutture di accoglienza. Abbiamo incontrato la Presidente Carla Francalancia e il responsabile dei Servizi Andrea Marangoni, ai quali abbiamo chiesto di aggiornarci sulle attività della Onlus “Piombini Sensini”. L’associazione che porta avanti la esperienza dell’asilo La Pietà, è stata costituita in Onlus nell’anno 2000 con la finalità di sostenere minorenni e adulti (sia femmine che maschi) i quali vivono situazioni di difficoltà personale o familiare, di emarginazione sociale e/o di sofferenza psicofisica. Le aree d’intervento sono tre: “Progettazione e formazione”; “Accoglienza e protezione”; “Prevenzione e cura”. Vediamo ora, area per area, nello specifico, come si sviluppa il loro intervento e verso quali finalità.

Area Progettazione e Formazione

L’Associazione aderisce a organizzazioni regionali e nazionali che si occupano di tutela dell’infanzia, partecipa a progettazioni con il Comune di Macerata e con altri Enti del terzo settore, sviluppando partenariati stabili per la costruzione di una comunità educante. Nell’ambito della innovazione e della condivisione di esperienze d i buone pratiche, con modelli replicabili a livello nazionale, segna l’attivazione di due partenariati con la “Fondazione Mission Bambini” e “Save the Children (Italia)”. Da oltre dieci anni organizza percorsi di formazione rivolti a docenti di ogni ordine e grado, riconosciuti dall’Ufficio Scolastico Regionale per le Marche, dedicati alla relazione bambini-docenti-genitori. L’Associazione è anche presidio “Nati per Leggere”, promuovendo momenti di lettura condivisa ad alta voce nella fascia che va da zero a sei anni. La formazione permanente riguarda, oltre gli educatori, anche i volontari che decidono di affiancare gli operatori negli ambiti di vita quotidiana, collaborando in modo stabile. La “Piombini Sensini” accoglie esperienze di stage, borse lavoro,  tirocini curricolari, post-laurea e professionalizzanti  come preparazione all’ingresso del mondo del lavoro, attraverso convenzioni con le maggiori università italiane, scuole secondarie e di II grado e altri Enti di formazione professionale. Il personale dei servizi viene selezionato attraverso la raccolta di curricula dei profili professionali idonei, un colloquio attitudinale di conoscenza, un percorso di formazione specifica e di affiancamento con un operatore esperto.

Area accoglienza e protezione

Comunità Il Girasole – Accoglie minorenni di età compresa tra i tre e i diciassette anni vittime di deprivazioni, maltrattamenti e abusi. La Comunità garantisce accudimento, protezione e cura del trauma; sostituisce temporaneamente la famiglia di origine per il tempo necessario al superamento delle difficoltà dei genitori, alla individuazione di soluzioni alternative quali possono esse l’affido o l’adozione, all’accompagnamento verso l’autonomia. Uno dei servizi residenziali è dedicato ai bambini con le mamme.

La casa sull’albero – È una comunità semiresidenziale socio-educativa che accoglie minori dai sei ai tredici anni nella sola fascia diurna. Il servizio propone un sostegno concreto nella gestione della quotidianità dei figli attraverso una presa in carico di tutto il nucleo familiare, con il duplice obiettivo di prevenire l’allontanamento del minorenne dalla famiglia e dall’ambiente di vita, come pure ridurre la permanenza in strutture residenziali.

Mamme in… uscita – È un progetto di accoglienza in mini alloggi, per nuclei monoparentali, in regime di semi autonomia, con l’accompagnamento di una figura educativa che facilita il ripristino della quotidianità e il reinserimento sociale.

Educatore a colori – Questo progetto nasce dalla collaborazione con il Servizio Sociale del Comune di Macerata nell’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati all’interno di famiglie affidatarie anche omoculturali. L’educatore sostiene il minorenne nella fase di passaggio alla maggiore età, attraverso il reperimento di un’attività lavorativa e di un’autonomia abitativa. Tutti i progetti di accoglienza sono realizzati su mandato dei Servizi Sociali territorialmente compatenti, nel rispetto delle prescrizioni dell’Autorità Giudiziaria.

Area prevenzione e cura

Centro Arcobaleno – Questo centro è una struttura di servizi per minorenni, adulti e famiglie, che vivono situazioni di difficoltà in ambito educativo, psicologico e relazionale. Una equipe multi-professionale con psicoterapeuta, assistente sociale, mediatore familiare, educatore, consulente legale, assicura una presa in carico globale dell’individuo. L’equipe inoltre collabora con altri professionisti (pediatra, neuropsichiatra infantile, ginecologo, psichiatra) per eventuali consulenze sui casi.  Il Centro Arcobaleno fornisce i seguenti servizi:

Sostegno psicologico, psicoterapia individuale, familiare e di coppia: il contesto di presa in carico, nella fase di trattamento, prevede, oltre a un lavoro clinico, l’accompagnamento dei genitori in una rete sociale.

Mediazione familiare: è un aiuto alle coppie in via di separazione o già separate con l’obiettivo di ridurre la conflittualità e favorire una gestione equilibrata dei rapporti interpersonali, in particolare con i figli.

Incontri monitorati e Spazio Neutro: gli incontri protetti sono normalmente disposti dall’Autorità Giudiziaria e lo Spazio Neutro è il luogo di nessuna delle parti in gioco, una spazio importante d’incontro tra il genitore e i figli, in cui poter ricostruire una relazione affettiva ed emotiva accettabile. Il servizio di Spazio Neutro è in convenzione con i nove Comuni dell’ATS XV con Macerata capofila.

Consulenza e supervisione educativa: per operatori, docenti e genitori.

Audizione protetta del minorenne: il Centro dispone di professionisti e attrezzature idonee a questa funzione molto delicata e importante.

Tutti gl’interventi sono realizzati in collaborazione con gli operatori dei Servizi socio-sanitari del territorio.

a cura di Fernando Pallocchini

5 dicembre 2024

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