“Fischia che ti passa” …Ricordo che un politico di grido scappando quatto quatto dal…

Uscivo proprio adesso dal barbiere. / Ricordo che un politico di grido scappando quatto quatto dal portone / così giustificava la sua assenza sperando dentro sé di farla franca. / E questo stratagemma assai essenziale mi frulla qualche volta nella testa / perché consente di affrontare sul momento il vuoto che piomba all’improvviso / nel cervello, di uscire per un attimo dal giro rischiando di creare un mulinello.

Altra funzione ha poi fondamentale: è quella di costringere a pensare / guardando nello specchio che lì hai di fronte gli occhi che natura ti ha donato, / assieme all’immagine invecchiata che temevi e il dubbio che ritorna nella mente: / che prenda il sopravvento proprio quella. / Il senso misterioso della vita che passa spesso rapida e fugace / coi sempre più insolubili problemi; il dubbio che ti possa stritolare / buttando all’aria quanto avevi intenzione di arraffare.

E allora ti consiglio, caro amico, se un poco di cervello ti rimane, / il meglio è cominciare a fischiettare un vecchio motivetto o una canzone. / Ritorni presto ai giorni più felici, ai pochi ma fedeli veri amici; / riprendi la tua voglia di lottare e affronti con più lena il faticoso andare!

Giuseppe Sabbatini

17 novembre 2024

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