Roberto Gaetani, un personaggio civitanovese che ha un mondo dentro da raccontare

Un uomo, che ha molto da raccontare, è seduto su una poltrona tipo “Voltaire”, in voga nella seconda metà dell’Ottocento. Una delle prime con lo schienale ribaltabile, all’epoca usata anche dai dentisti: l’interlocutore ricorda una vignetta vista dal suo dentista, disegnata dal pittore e caricaturista francese Honoré Daumier (1808 – 1879). L’avv. Roberto Gaetani, noto professionista civitanovese, esercita dal 1967 e ha una forte passione per le cose del passato. Autore di una decina di libri di argomenti vari tra cui la satira politica. Andiamo a vedere come ciò è nato.

Roberto Gaetani – caricatura

Era un bambino quando, nel dopoguerra, il padre regalò a lui ed alla sorella “La scala d’oro” dell’UTET, una collana di libri illustrati per ragazzi. Era una serie graduata a seconda dell’età che partiva dalla prima elementare fino alla quinta, ogni anno c’erano dieci volumi. Era illustrata a colori dai disegnatori dell’epoca e conteneva anche delle poesie. Leggendo le quartine si formava il ritmo musicale al verso. A poco a poco i bambini entravano nel mondo della fantasia e della creatività. Oggi questo tipo di formazione manca: i ragazzi perdono la musicalità del verso e della rima.

Quando era  al Liceo, nella seconda metà degli anni Cinquanta, iniziò una corrispondenza epistolare con una ragazza francese che gli diede il gusto della lingua, vivendola. Nel 1960 la ragazza gli spedì una storia della letteratura francese di G. Lanson che ancora conserva. Ha continuato a leggere poesie, ascoltando i dischi in vinile in francese imparando le parole, il ritmo e il verso. Così oggi parla, legge benissimo e conserva nel cuore la lingua di Victor Hugo. La corrispondenza durò due anni, i dischi francesi maturarono il suo gusto per la lingua. Dopo la prima ragazza, subentrarono altre due che furono importanti per leggere in quella lingua d’oltralpe. Nel 1967 aprì lo studio in piazza XX Settembre in un edificio vicino a quello più conosciuto dei Martellini. Verso la fine degli anni Novanta si trasferì nel palazzo Galleria, attuale sede.

Nel 1968-1969 inizio l’attività politica diventando assessore comunale dal 1978 al 1983 all’inizio con i sindaci Claudio Corvatta e poi con Dino Marsili. Nel 1975 Roberto si sposò con Annita Pantanetti, una ragazza briosa e attiva che si dedicò alla politica dall’inizio degli anni Settanta e alla campagna in difesa del divorzio nel 1975. Da autodidatta iniziò a dipingere a tempera su cartone telato, stile naif “colto”, con influenze messicane. Da ciò gli resta il gusto per incorniciare ogni quadro principale con un bordo disegnato.

Nel libro “Li sprocedati: ‘Cronache’ di vita politica civitanovese in 65 epigrammi (1993 – 1995)” del 2019 si nota bene questo suo vezzo, seppure le vignette siano in bianco e nero. Mi mostra uno splendido album con circa 200 bozzetti originali a spirito in B/N, alcuni sono stati riprodotti nel libro sopra indicato. All’inizio sembrava avere poco stile poi si è formato gradualmente. Il padre Leonida, segretario comunale di Civitanova Marche, poi a Macerata e in ultimo ad Ascoli Piceno, negli anni Settanta aveva compiuto un viaggio in Messico. Roberto apprese anche la passione per l’arte popolare messicana leggendo libri sull’argomento. Il servizio di leva lo svolse a Roma nel 1962 al Comiliter di viale Romania, nel quartiere Parioli. Lì incontrò Emilio Giannelli, che ancora oggi disegna caricature per il Corriere della Sera. Nella sua abitazione ebbe dal 1974 al 1982, una stanza attrezzata per dipingere.

Nel 1983 lasciò la politica attiva. Ora ha pronto per la stampa il libro “Fatti e misfatti – Visti e intravisti”, nel quale descrive l’illegalità dell’edilizia dei primi trent’anni del dopoguerra, dal 1948 al 1978. Ci saranno 19 poesie  satiriche sui personaggi di allora (visti e intravisti). Le illustrazioni saranno di Alfredo Chiappori (1943-2022) disegnatore di Lecco, scomparso durante il Covid. Roberto è un vulcano di idee creative, per la fine dell’anno ha anche in cantiere il volume “Confetti alla mandorla” con 46 poesie ideate e scritte in francese con a fianco di ciascuna la traduzione e l’adattamento in italiano. Sarà corredato da una trentina di cartoline a colori con fiori, di inizi Novecento: piccole, autentiche opere d’arte a colori. Ha contribuito con sette saggi su “Civitanova immagini e storie” una pubblicazione con contributi di studiosi di storia locale, che esce dal giugno 1987, quando c’era materiale sufficiente.

Negli anni  Cinquanta,  fu rilanciato il romanzo “Una donna” di Sibilla Aleramo uscito in decine di edizioni. Gaetani lo ritiene la bibbia del femminismo italiano, fu tradotto in sette lingue tra il 1907 e il 1909,  Feltrinelli ne fece ben 44 edizioni. Quando Enrico Lattanzi organizzò, nel settembre 1998, la prima edizione di “Carta Canta” giunsero in città bancarelle con le cartoline: nacque in lui la passione per quei rettangoli di carta illustrati.  Recandosi a Roma per la sua professione ricorda le bancarelle di piazza Esedra e di piazza della Fontanella di palazzo Borghese. Oggi l’avvocato è il più grande collezionista delle Marche con 70mila cartoline messe insieme pazientemente in 25 anni di ricerche. Esse spaziano dai primi del Novecento alla fine dell’ultima guerra. Sono tutte conservate in bustine di cellophane e riguardano i più svariati argomenti, tanti oggi diventati desueti: i cavalli, le guerre, case regnanti e nobiliari europee, bellezze femminili, dive del cinema e della danza. Splendidi i ritratti femminili a colori dei primi del Novecento, opere del disegnatore Giovanni Guerzoni (1876-1948).

Ritengo che davanti e dietro ogni cartolina ci sia un mondo di storia, cultura e arte. È una meraviglia osservare Parigi i primi del Novecento, senza auto solo carrozze e cavalli, la torre Eiffel sorvolata da dirigibili e biplani. È utile questo chiarimento tecnico: prima del 1903 dietro c’era solo lo spazio per l’indirizzo, poi è stato diviso in due, riservando la parte destra per l’indirizzo del destinatario e quella sinistra per il messaggio. In Francia a volte il francobollo veniva attaccato davanti. Gaetani conserva anche molti libri sui temi delle cartoline, sulla figura, la caricatura e il disegno. I giovani di oggi non collezionano più cartoline, perdendo il gusto per il bello. Oltre alla diminuita sensibilità umana, gli appartamenti di oggi sono piccoli e mancano gli spazi. Inoltre i Comuni non investono in libri, essi richiedono spazio e  personale per inventariarli, catalogarli, gestirli e renderli fruibili al pubblico. Purtroppo a causa del tempo che corre impietoso tante collezioni potrebbero finire in mano agli svuota cantine.

C’è da sperare che ritorni in auge il gusto per il bello, le illustrazioni, l’arte e la poesia e tutto il mondo che gira intorno. Chi volesse fare un libro su una certa tematica, può rivolgersi all’avvocato Gaetani, lui ha il materiale grafico per corredarlo. Non posso fare un elenco anche sintetico degli argomenti perché si spazia ovunque. L’avv. Gaetani  ritiene la sua biblioteca privata la più grande delle Marche, mi associo: a me sembra una goduria per i bibliofili. Il piacere di tenere in mano un libro, sfogliarlo, osservarlo e conservarlo è impagabile. Lui ci ha preso spunto per le impaginazioni dei suoi libri nonché per trascorrere ore di piacere e relax.

Eno Santecchia

18 ottobre 2024

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