Ci sono pochi limiti alla sgarberia delle persone, ecco alcuni fatti accaduti realmente

Chiacchiere e fatti – Gli anziani di una volta chiamavano fregnacce  le cose fasulle o di poco conto, forse anche quando nascondevano qualcosa di poco chiaro. Nell’ottobre 2023 mentre camminavo al lido Cluana, a Civitanova Marche, incontrai un conoscente dell’entroterra. Gli comunicai che avevo ricostruito le origini di un piccolo museo nel medio Maceratese. Conversando mi disse che prima dell’apertura di quel museo, tramite una organizzazione sovracomunale, era riuscito a far ottenere un contributo in denaro per l’allestimento di quella struttura. Mi diede il numero del suo cellulare e l’indirizzo di posta elettronica. Ritenendo quell’antefatto interessante, dopo un paio di giorni gli scrissi via posta elettronica chiedendogli solo di precisare brevemente quella vicenda. Trascorsa una settimana senza avere risposta, con un SMS gli chiesi se avesse ricevuto la mia email, l’uomo rispose: “Sì, ho avuto molto da fare”. Aveva ricevuto il mio messaggio di posta elettronica ma… non ha mai risposto! Un conto è vantarsi a voce di aver fatto questo o quello, un altro è confermarlo per iscritto per la pubblicazione su carta! È comodo vantarsi senza fornire – quando richiesto – prove di ciò che si è realmente fatto.

Un politico – Un politico, parlando al telefono, nell’ottobre del 2023, della scarsità di persone in paese che apprezzano gli scritti e in generale le cose culturali, mi disse: “A Caldarola non è apprezzato ciò che è stato scritto, ma ciò che non è stato scritto”. Una frase che si commenta da sola!

Potature – Alberi torturati, distrutti da potature eseguite da incompetenti vandali arboricoli. Mi trovavo nei pressi del cancello di una area verde presunta villa i cui tre/quattro alberi vicini erano stati potati in modo osceno. Il 19 dicembre del 2020 incontrai un anziano alla guida di un’auto mentre stava uscendo dal parco di quella presunta villa e ci scambiammo alcune battute…

“Lei è il titolare della villa?” – “Non è una villa, io sono uno dei titolari.” – “Si rende conto che piuttosto di fare eseguire  quelle pessime potature era meglio tagliarli a terra quegli alberi?” Con fare sprezzante, l’uomo rispose: “Sì, poi rinascevano”. – “Avreste dovuto farvi pagare voi per i danni che hanno fatto quei presunti potatori!” – “Sono c**** miei!”. Fu la cortese risposta.

Un commerciante del maceratese – Siamo alla vigilia della Pasqua 2024. Mi affaccio appena all’ingresso di una libreria e porgo un saluto augurale: “Buona Pasqua Mario, come va?” – “Ho tanto da fare che non posso risponderti!” Va nell’interno del negozio per prendere dei libri, poi rivolto a me dice: “Mi serve lo spazio dove sei tu”. Allora faccio un passo indietro, ma l’uomo prosegue così: “Vedi? stai sulla porta”. Giro i tacchi e me ne vado senza profferire parola… non merita neanche un saluto quel commerciante scorbutico e insolente. Né tantomeno  una  futura visita con acquisto.

Eno Santecchia

24 settembre 2024

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