L’antica Montecchio, oggi Treia, in un fine settimana intenso si tuffa nel medioevo

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Saranno due giorni dedicati alla storia dell’antica Montecchio (oggi Treia) e alla scoperta di luoghi interessanti del Centro Storico che di solito non si visitano, con la proposta del nuovo Format di ArTemisiaLab, associazione a promozione sociale che organizza eventi anche per la valorizzazione del grande patrimonio culturale della Città, attraverso percorsi culturali itineranti in costume, lungo le vie e le piazze, attraverso piecè teatrali drammatizzate.

Con inizio sabato 22 giugno, alle ore 17:30, nel Teatro Comunale, dopo i saluti istituzionali delle autorità e dei presidenti delle associazioni, si aprirà l’evento con un intervento della professoressa Fiorella Paino, Presidente della sede della Marca Camerte dell’Archeoclub d’Italia, dal titolo interessante, ma anche provocatorio e a favore delle Pari Opportunità, “Donne medievali: non solo donne e madri”. Il pomeriggio vedrà anche l’animazione da parte di diverse associazioni che collaborano all’evento.

L’associazione ArTemisiaLab ringrazia il Comune di Treia per il patrocinio e la collaborazione, e coglie l’occasione anche per ringraziare la Polizia Municipale per il supporto logistico. Ringrazia la Consigliera di Parità della Provincia di Macerata Deborah Pantana , l’Avis Comunale di Treia per il patrocinio e la collaborazione,  tutti i relatori e naturalmente tutte le associazioni e le persone che si adoperano per la collaborazione a favore della buona riuscita dell’evento e della Città di Treia.

La Città di Treia, quali vestigia del suo periodo medioevale, conserva ancora alcune Torri: la Torre dell’Onglavina (o di San Marco), la Torre del Mulino, la Roccaccia (unico resto del castello di Monte Acuto) e il Casone, una casa torre che si erge isolata in località Collevago; ma anche mura turrite che ci riportano al Duecento, ai tempi del Beato Pietro da Treia, di cui si parla nei Fioretti di San Francesco, e di Federico II, il cui figlio Enzo tentò invano di espugnarle attraverso Corrado d’Antiochia. I treiesi lo vinsero a Porta Vallesacco che si erge ancora in tutta la sua imponenza, come la Torre dell’Onglavina. Quest’ultima, estremo baluardo della città verso sud, risale al periodo longobardo.

E proprio da Porta Vallesacco, sabato 22 giugno, dalle ore 21:00 (con ritrovo e partenza presso Porta Cassera) si entrerà per incanto nel mondo dell’epoca medioevale di Montecchio (Monticulum, oggi Treia) attraverso una visita guidata nei luoghi medievali, animata da donne, cantori, giullari, cavalieri e guerrieri, intitolata appunto “Montecchio 1263, un tuffo nella Treia Medievale”. Il corteo, che si snoderà per le vie del Borgo, sarà accompagnato da musici e cantori, incontrerà lungo il percorso personaggi del periodo medievale, giullari, donne che danzano, ma anche cavalieri e guerrieri. Inoltre durante il tragitto si scopriranno  anche antiche botteghe di artigiani e, naturalmente, anche vecchie osterie.

Grande novità di questa seconda edizione, nel pomeriggio di domenica 23, dalle ore 17:00, sarà “Ingresso ne lo Castrum Monticuli”, presso il Quartiere dell’ Onglavina, che avrà per sfondo l’antica Torre , emblema medievale della città di Montecchio (oggi Treia) con accampamento militare, antiche botteghe, musica, danze medioevali, a cura delle associazioni Verba et Sony, Armati dell’Antica Marca e  Quam Pulchra Es.

Si segnala inoltre la partecipazione di artigiani treiesi come Silvano Arcangeli restauratore con la passione per la storia del periodo, tanto da riprodurre armi medievali che saranno esposte nelle due giornate, sabato pomeriggio presso il foyer del Teatro e domenica come parte delle botteghe artigiane presso il quartiere Onglavina “ne lo Castrum Monticuli”.

Treia Medievale, alla sua seconda edizione, è ideato da Edi Castellani, Presidente di ArTemisiaLab Aps, associazione che organizza e coordina l’evento, con sede nel Centro Storico della Città di Treia. La Presidente di ArTemisiaLab Aps ha realizzato lo storytelling e il percorso insieme con Stefano Savi, che ha curato i testi, accompagnati dalle musiche di Roberto Gatta, del duo Verba et Soni. Il percorso itinerante vede la partecipazione dell’Associazione Quam Pulchra Es (percorso itinerante e danze medioevali), dell’Associazione di rievocazione storica Armati della Antica Marca (percorso itinerante, accampamento militare, antiche botteghe). In questa seconda edizione la collaborazione si è arricchita della partecipazione di Morena Oro, attrice, scrittrice e performer, nella parte del Giullare, personaggio tipico del medioevo.

La seconda conferenza dal titolo  “ Vestire nel Medioevo” si svolgerà  il 23 giugno alle ore 18.00, sempre presso il Teatro Comunale, e vedrà l’apertura con “  Vestire al tempo di Costanza D’Altavilla e Federico II”, a cura degli Armati della Antica Marca in cui verrà delineato l’abbigliamento del 1200 e  di seguito l’intervento dei Musici Camerti – Soavi Allegrezze de Da Varano, con i quali parleremo di abiti medievali di anni successivi, attraverso l’arte, con “Vestire nel Quattrocento”, a cura di Luciano Birocco e Ulisse Costantini.

L’Associazione ArTemisiaLab Aps comunica che tutti gli eventi sono gratuiti e che nei due giorni dell’evento, nei locali del Centro Storico, si potranno gustare cene e apericene medievali su prenotazione dalle ore 19:00 nei seguenti locali: Palazzo Rainaldi (apericena bio solo sabato tel.0733 21582); Bar Il Grottino; La Cantinetta (0733 215090); Al Vicolo (388 3647295); Antica Fornace ( 0733 216566 ).

La presidente di ArTemisiaLab Aps Edi Castellani , con l’occasione sottolinea che il progetto, oltre che essere un percorso per la conoscenza del territorio attraverso uno storytelling itinerante animato e un tuffo nel passato medioevo, rappresenta anche l’occasione per  parlare delle donne e del loro lavoro in ogni epoca, anche partendo da epoche lontane dove comunque ci sono donne da ricordare per il loro coraggio e la loro determinazione verso il cambiamento, ricordando sempre l’importante tema della Parità di Genere.

Edi Castellani

20 giugno 2024

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