Ed io viaggio / con il cuore impregnato / di stelle, / nella realtà stampata addosso / tutta uguale e dipinta, / sporgendo lì dove posso / un po’ di eternità / e di sensazioni, / sul fondo della mia anima / e su della carta colorata, / e adotto tutto quello che a me è simile / per emozionarmi ancora, / fra le rime / e i poeti / e la gabbia che si richiude / troppo presto, / senza lasciarmi il tempo di mettere / questa mia età, / questo mio tempo, in salvo, / da una potenza malata / di sbarre, / che trascorre nel grigiore / fino a impietrire ogni mia partenza.
Elisa Eötvös
26 maggio 2024