Vola alto ma ogni tanto scende a terra… l’uccellino canterino, quello che fa la spia!

Quando ero ragazzo e combinavo qualche grosso guaio tornavo a casa e facevo l’indifferente ma, dopo un po’ di tempo, mamma mi chiamava e mi rimproverava, severa ma sempre amorosamente, per quello che avevo combinato. Io le dicevo: “Ma chi te lo ha detto?” e lei, sorridendo, rispondeva: “Un uccellino!”

Adesso che sono diventato vecchio anche io ho il mio uccellino con il quale, a volte, faccio anche delle simpatiche conversazioni. Quando hanno arrestato un latitante trentennale, non faccio il nome tanto lo sanno tutti, al mio uccellino, che è sempre informato su tutto,  ho chiesto come mai i corpi speciali delle Forze dell’Ordine, che hanno nel tempo dimostrato di essere estremamente preparati ed efficienti, anche se lui faceva una vita normale in un paese andando a fare la spesa e circolando con  la macchina, non lo avevano arrestato e l’uccellino mi ha risposto: “Perché lui, sapendo che avrebbe potuto piovere, aveva aperto l’ombrello!” – “Mi spieghi che cosa significa.” E l’uccellino: “Quando ha iniziato la sua latitanza ha fatto sapere a chi di dovere che se lo avessero arrestato lui avrebbe detto tutto quello che sapeva e questo sarebbe stato peggio dell’eruzione di un vulcano!” – “E allora?” – “Allora dall’alto, dove sicuramente l’eruzione avrebbe fatto più danni e più vittime, è partito l’ordine di tenerlo d’occhio ma… senza arrestarlo.” – “Sì, va bene, adesso però l’hanno arrestato!” –  “No. È stato lui che, avendo bisogno di cure e non potendo troppo esporsi per farle, ha fatto sapere a chi di dovere che se lo avessero arrestato lui s’impegnava a non parlare. Anche se interrogato, non avrebbe detto niente.” – “Beh sì, in effetti quando il giudice l’ha interrogato lui ha fatto come facevo io quando mi interrogava il professore di chimica, ha fatto scena muta mantenendo la parola! Adesso, mentre sto scrivendo, è in coma irreversibile e sta morendo. Allora uccellino che succederà?” –  “Nel momento in cui si saprà della sua morte in molti tireranno un grosso sospiro di sollievo e di notte dormiranno più tranquilli!”

A questo punto della chiacchierata l’uccellino se ne è volato via, su, in alto, perché da lassù ha una visione più chiara e distaccata degli avvenimenti terrestri. Naturalmente spero che tornerà presto a trovarmi e a chiacchierare con me, perché con il suo aiuto  potrò capire meglio qualche altro dei tanti casi strani che la cronaca quotidiana ci propone in continuo.

Cesare (Cisirino) Angeletti

14 maggio 2024

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