Provo solo ansia a vederti, / dove fugge la bellezza dell’essere, / ombre e oblio del proibito / a cercare un motivo, una speranza. / Forse tu esisti solo per le anime infantili, / eppure sono in te chiuse le porte della saggezza, / inafferrabili schemi di un semplice respiro. / Dolce è l’ondeggiare del vento, / tra le spighe che tu proteggi e controlli, / ma io sogno e nessun vincolo mi osserva. / La vita per me non ha fretta, / non devo inseguire il tempo che fugge, / lei mi scuote fra le sue macerie, / a discernere un bene sempre più perso / tra i giorni, dove ci sei tu / che osservi di nascosto e taci / tra le sue pareti sottili e delicate, / in ascolto di un lieve mutamento. / Intreccia nel tuo viso un sorriso, / intreccia l’amore, / solo così si possono cogliere i fiori / nel tuo giardino ormai stanco / al tuo destino di paure / di freddo ingannatore.
Mauro Ruzzu
17 aprile 2024