“I confini sono dispregiativi” …si stagliano contro il tramonto / sanguinando, / con…

I confini sono dispregiativi, / si stagliano contro il tramonto / sanguinando, / con delle rughe primitive, / nella vampa degli orizzonti / che strepitano / senza che io li possa / capire / e poi svaniscono / in un brivido sfuggente, / senza seminare altro / in me che silenzio / e cose che bruciano / e cristalli rotti. / Uccelli plumbei eternano / i miei sogni / al di qua della linea / di campo e di fogliame, / scavando in ogni fremito, / senza aprire una / volta danzante, / per esplodere solo in / un cerchio convulso, / contro la mia materia sconcia, / contro quello che in me sciaborda / di sera, invadente, non più rifulgente.           

Elisa Eötvös

13 marzo 2024  

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