Dopo il recente convegno toccherà cambiare il nome al Centro Studi Storici Maceratesi in Centro Studi Storici Tedeschi. Se non altro per i toni trionfalistici usati per dichiarare “Aquisgrana è ad Aachen, non è nelle Marche!” tutti felici quasi fossero dei tedeschi. Non ci azzardiamo a dire: “Ma non pensate al turismo…” perché risponderebbero: “Ah, la verità storica prima di ogni cosa!” quale verità storica? Quella di vecchi studi congelati nel tempo? Imbalsamati? I veri studiosi aggiornano le loro conoscenze, quantomeno le verificano per onestà intellettuale, per il vero amore di verità.
Noi avremmo preferito un convegno diverso, per discutere delle novità storiche. Ma tanto è… così non hanno fatto e chi ci è stato ci ha riferito di una prima giornata noiosa e di scarso interesse. Nella seconda giornata il prof. Florian Hartmann (Università di Aachen), assente, ha inviato un fascio di diplomi la cui conclusione è stata: per gl’Imperatori le Marche erano un territorio di nessun interesse, fuori dalla rotta per Roma e non ci venivano… forse una volta, per caso”.
Hildegard Sahler è sembrata una guida turistica di alto livello, precisa e particolareggiata sull’esistente e sulla storia a breve termine. Per la storia più lontana… ha consigliato di scavare. Come se non si sapesse che intorno a San Claudio c’è una città sepolta, appena emersa da limitatissimi scavi archeologici e subito rinterrata. Si decidesse la Soprintendenza…
Poi gl’interventi dal pubblico e di fronte alla massiccia “armata tedesca” gli studiosi e le associazioni locali sono andati in ordine sparso dimostrando che la unione fa la forza e il giocare da singoli non fa squadra e non porta risultato. La sola Elisabeth de Moreau d’Andoy (discendente di Carlo Magno) ha messo in difficoltà la Sahler chiedendole: “Germigny e Hereford sono state fatte a immagine di Aquisgrana e sono a pianta quadra mentre ad Aachen c’è una pianta ottagonale…”. A questo punto consigliamo di leggere l’articolo di Simonetta Borgiani pubblicato su “La rucola” n° 268 di settembre 2020 che sull’argomento è esaustivo ed è anche su internet (https://www.larucola.org/2020/12/14/hereford-e-le-altre-cappelle-il-punto-focale-non-e-aachen-ma-san-claudio-al-chienti/).
L’atteggiamento che ci ha più infastidito è stato quello delle truppe cammellate in prima fila che ridevano rumorosamente sull’intervento della signora Elisabeth de Moreau quasi a impedirle di parlare. Li abbiamo apostrofati e hanno smesso. Concludendo… secondo il terzo principio della dinamica, o terza legge di Newton, “se un corpo A esercita una forza su un corpo B, allora B esercita su A una forza uguale e contraria”, ovvero a ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria, quindi il convegnone avrà delle conseguenze e ne leggerete nei successivi numeri de La rucola… altro che documenti cartacei importati dalla Germania…
Fernando Pallocchini
23 gennaio 2024