Noi de “La rucola” per anni abbiamo evidenziato le storture regionali relative alla Sanità marchigiana, dovute e scelte politiche mirate a ridimensionarla per favorire il privato. Ora l’indirizzo politico è cambiato ma ci vorrà tempo per mettere a regime un sistema diverso e più rispondente alle esigenze dei marchigiani.
Pubblichiamo una nota del Consigliere regionale maceratese Simone Livi su quanto si sta facendo e sui tempi di realizzazione a medio e lungo termine.
“Lo stato della sanità marchigiana presenta una base solida. E il 2024 sarà l’anno della ripartenza con l’aggressione decisa alla lunghezza delle liste d’attesa e la piena attuazione del Piano Socio Sanitario recentemente approvato. I fondi non mancano, stiamo lavorando ad azioni concrete per ottimizzare le risorse, compresi gli ultimi 80 milioni di euro di risorse aggiunti nel riparto dei fondi del Fondo Sanitario Regionale operato dal Cipess che certificano, come abbiamo sempre detto alle opposizioni (che mirano sempre più allo sfascio convinti di trarne beneficio politico, atteggiamento irrispettoso e poco edificante) che il ciclone Covid-19 e la mancanza di personale sono dati oggettivi che stiamo fronteggiando.
Se per il primo punto, relativo alla pandemia, oggettivamente è una problematica che la Giunta Ceriscioli avrebbe potuto affrontare meglio, ma tutto sommato le colpe sono minime. Per la mancanza di personale, invece, i marchigiani devono solo continuare a prendersela con la classe dirigente del Pd a livello nazionale e regionale. Le loro malaugurate politiche nazionali per l’accesso alle professioni mediche, portate avanti con pervicacia colpevole nel corso degli ultimi decenni, hanno portato a un collo di bottiglia che era facilmente prevedibile. Oggi, manca personale perché ieri (storico) non si sono implementate politiche per favorire l’accesso alla professione, sia medica che infermieristica, andando a determinare una criticità assoluta nei Pronto soccorso in particolare, ma non solo.
È un dato oggettivo che solo la malafede politica di alcuni non può che confermare come verità assoluta. A noi spetta ricostruire sui cocci che ci sono stati lasciati e lo stiamo facendo, proponendo un nuovo modello di sanità capillare e territoriale che, con l’approvazione del Piano Socio Sanitario, si declinerà nel corso del 2024. Gli ingenti finanziamenti per le borse di studio, mai come in questi anni di governo del centrodestra, guidato dal presidente Francesco Acquaroli, che ringrazio, testimoniano plasticamente e concretamente come si stiano ponendo in essere tutte le misure necessarie per rafforzare il ruolo della sanità regionale”.
Simone Livi – Capogruppo FdI al Consiglio regionale delle Marche
11 gennaio 2024