Livi dice a Mangialardi: “Ma che vedi? Dove guardi? La realtà è ben altra cosa, maggioranza non riposa!”

Leggendo il commento di Mangialardi alla conferenza stampa di fine anno del Presidente Acquaroli, mi sono chiesto se il capogruppo del PD abbia guardato un’altra diretta e ascoltato parole diverse da quelle che hanno potuto sentire tutti i giornalisti e i marchigiani all’ascolto. Altrimenti è evidente che Mangialardi stia tentando un po’ goffamente di mistificare la realtà dei fatti, che invece è sostenuta da numeri, provvedimenti, progetti e opere come le Marche non vedevano da moltissimo tempo.

Comprendiamo la difficoltà del Partito Democratico che dopo 30 anni di governi del centrosinistra ora non può fare altro che stare a guardare l’inanellarsi di risultati, come i 400 milioni per l’alluvione del 2022, lo sblocco della Galleria della Guinza, la continuità territoriale, l’Ultimo Miglio, l’Intervalliva di Macerata, il raddoppio dei fondi erogati per la ricostruzione che nel 2023 ha superato 1 miliardo di euro, l’avvio di oltre 500 milioni di euro di bandi europei, solo per citarne alcune. A queste si aggiungono le riforme epocali portate avanti, dalla riforma della sanità, ferma al 2003, alla legge urbanistica, attesa da oltre 30 anni e che nessuna amministrazione di centrosinistra è mai riuscita ad approvare.

E se il Presidente Acquaroli cita e ringrazia il Governo centrale, lo fa perché l’attenzione data alle Marche finora non c’era mai stata, condannando la nostra regione a un gap che ora l’amministrazione regionale di centrodestra, giorno dopo giorno, sta cercando di recuperare e superare. Basti pensare che l’ultima grande opera infrastrutturale è stata la Quadrilatero ai tempi di Mario Baldassarri.

A differenza del PD però, il Presidente Acquaroli non mistifica la realtà e racconta ai cittadini marchigiani anche le criticità e le sfide da affrontare, come quella sulla Sanità, che si porta dietro, non solo nelle Marche ma in tutta Italia, problemi dovuta a una mancata programmazione decennale o ventennale, alla mancanza di medici e alla difficoltà di turnover, ai limiti ai tetti di spesa per il personale, a programmazioni fatte senza studiare i reali fabbisogni, a piante organiche degli ospedali ferme da 20 anni. Raccontare ai marchigiani come stanno le cose non significa attaccare chi c’era prima, ma evidenziare quali sono i problemi che si sono ereditati e che si stanno affrontando per rilanciare le Marche, con lucidità e chiarezza e senza strategie per trovare scuse o giustificazioni, di cui tra l’altro non c’è bisogno.

Simone Livi, Capogruppo Fratelli d’Italia in Consiglio Regionale

Simone Livi

3 gennaio 2023

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