Pressanti problemi immigratori, con i Tedeschi che si comportano come Giano Bifronte

L’Italia sta dovendo gestire una situazione paradossale riguardo l’immigrazione massiccia proveniente dalle coste africane. Già non basta che i “sinistri” locali strepitano: “Accoglienza libera!” perché ora ci si mettono anche gli stati confinanti: l’Austria è pronta a chiudere il confine ai migranti e la Francia, che ci accusa un giorno sì e un altro pure, ha di fatto chiuso la frontiera ligure a Ventimiglia per impedire il passaggio dall’Italia alla Spagna dei migranti ma, di fatto, impedendo loro di entrare in Francia perché, testuali parole del Ministro degli Interni francese Gérald Darmanin: “La Francia non accoglierà i migranti provenienti da Lampedusa”. Amen. Ma, di recente, la “Coppa del Nonno” è stata conquistata dalla Germania. State a sentire…

Il nocciolo della questione è il “Sistema Dublino” che prevede un punto fisso: il primo paese di arrivo nell’Unione Europea è responsabile della richiesta di asilo. Bene. Il problema è multiplo nel senso che il Trattato di Dublino era stato pensato per i profughi provenienti dall’Est europeo, dagli ex stati comunisti, per cui questi migranti entravano nell’Unione Europea da più frontiere. Oggi la situazione è completamente diversa perché i profughi provengono in modo assai più massiccio e in massima parte dagli stati africani prospicienti il mare Mediterraneo, per cui l’approdo più facile e più vicino è l’isola di Lampedusa che fa parte dello stato Italiano. In pratica l’Italia deve far fronte alla cosiddetta accoglienza e relativa valutazione per la richiesta di asilo, secondo il trattato di Dublino che, però, all’epoca non poteva tenere conto della mutata situazione.

Oggi l’Italia è in difficoltà perché deve tenere nel suo territorio un numero impressionante di immigrati, più o meno clandestini, prima di aver esaminato la loro posizione, caso per caso. Gli stati a noi confinanti bloccano la frontiera e noi ce li dobbiamo tenere sine die con tutte le conseguenze immaginabili, sia di ordine economico, organizzativo e, buon ultimo ma non ultimo di ordine pubblico. E la Germania che ti fa? Si comporta da Giano Bifronte che, però, in questo caso non guarda il passato e il futuro ma opta per l’ambiguità. Infatti “davanti” il governo tedesco promette un finanziamento di centinaia di migliaia di euro per aiutarci a dare assistenza ai migranti ma “dietro” continua a finanziare una ONG che opera i cosiddetti “salvataggi” nel Mediterraneo. Hai capito che radiche di paraculo ‘sti tedeschi!? Il risultato lo stiamo vedendo ogni giorno e la marea della povera gente è inarrestabile. Sarà da cambiare qualcosa? Magari la testa di qualche Giano Bifronte…

Nota – Questo articolo è stato pubblicato su “La rucola” di agosto; oggi grazie alle pressioni e alle iniziative del Governo italiano e al possibile ingresso di terroristi dovuto al conflitto in Palestina la situazione si sta modificando e anche il Governo tedesco ha innestato la retromarcia.  

Fernando Pallocchini

21 novembre 2023

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