Ritorna sotto le luci della cronaca la spinosa vicenda relativa all’INRCA di Appignano e Luca Buldorini porta a conoscenza pubblica quanto deciso di recente dalla Corte dei Conti: “La Corte dei Conti ha stabilito che la fidejussione presentata per la costruzione (mai avvenuta) della nuova sede Inrca di Appignano è falsa il che dimostra, per l’ennesima volta, che il gruppo consiliare Su la Testa da anni dice solo la verità!” Luca Buldorini, capogruppo consiliare di Su la Testa, segretario provinciale e vicesegretario regionale della Lega, è perentorio nel commentare la notizia della falsa fidejussione con cui l’impresa, ora fallita, che avrebbe dovuto costruire il nuovo Inrca di Appignano, ha prodotto per incassare un anticipo di quasi 900mila euro sui lavori.
Continua Buldorini: “Non entriamo nel merito della sentenza che però, aggiunta all’assenza di fidejussione per la vendita del terreno, conferma quanto le amministrazioni comunali di Appignano abbiano gestito con leggerezza la vicenda impegnando il patrimonio pubblico senza dare risposte a città e territorio su un servizio essenziale. Non c’era e non c’è giustificazione per aver alienato il terreno della Fondazione Falconi senza garanzie adeguate e determinando, di conseguenza, un danno patrimoniale ed erariale ad Appignano. Come si giustificano con i cittadini? Perché hanno reagito ad anni di invito alla vigilanza e alla collaborazione, nonché alle richieste di spiegazioni, sporgendo denunce e querele che saranno risolte nelle sedi opportune, ma che impongono, intanto, il dovere di formulare pubbliche scuse?”
Spiega Buldorini ricostruendo i fatti salienti: “I segnali di allarme c’erano tutti e li abbiamo evidenziati, ma nessuno ha voluto vederli chiudendosi ostinatamente alla collaborazione per il bene della città. Mentre l’amministrazione comunale ci invitava non polemizzare sulla nuova Inrca, abbiamo ottenuto faticosamente dalla Fondazione Falconi un documento in risposta alla richiesta di atti e informazioni in cui è scritto, testualmente che “non è possibile consegnare copia della polizza fideiussoria di cui all’atto di compravendita tra questa Istituzione e l’Inrca di Ancona in quanto essa non è stata consegnata da Inrca”. Sarebbe bastato questo a rompere il muro di un’ostinata mancanza di collaborazione da parte dell’amministrazione comunale che, invece, è stato ulteriormente alzato. Visto il cantiere inaugurato in modalità elettorale con il presidente e un assessore regionali uscenti e vista la presenza di una solitaria gru nel cantiere desolatamente vuoto, una risposta così spiazzante ci aveva spinto a recarci dal Prefetto per evidenziare quanto stava accadendo. L’amministrazione comunale, invece, non solo continuava a procedere in modalità struzzo, ma in occasione del servizio fatto da Striscia la Notizia addirittura, il sindaco Calamità si preoccupava degli effetti mediatici negativi che avrebbero potuto ‘incrinare gli attuali rapporti di collaborazione tra Inrca, Fondazione Falconi e Comune’ cosa definita ‘molto grave così come la responsabilità di chi avesse eventualmente contribuito’. Alla luce dei fatti, un’ulteriore prova che hanno perso anni a disquisire e denunciare anziché aprirsi alla collaborazione per cercare portare a casa il risultato. Un modo di interpretare la politica che non ci appartiene, per questo, dopo aver attivato gad Appignano, grazie alla filiera di governo regionale, un Punto Salute gestito dall’Inrca, rinnoviamo la disponibilità a collaborare per una soluzione rapida e fattiva che dia risposte ai tanti anziani non autosufficienti che sono a carico totale delle famiglie. Ci auguriamo che l’amministrazione smetta una volta per tutte di far finta che nulla sia successo e si apra al confronto propositivo che solo può portare questa questione fuori dal pantano del nulla in cui l’hanno volutamente relegata”.
Per chi volesse conoscere a fondo tutta la vicenda legata all’INRCA di Appignano alleghiamo i link dell’inchiesta completa e dettagliata pubblicata da La rucola:
12 novembre 2023