Se avessi potuto scrivere / nei pressi di piani alti, / avrei potuto trasfondere / i gabbiani, le rondini / e gli aironi di passaggio. / Ma debbo scrivere / qui dal basso / e posso così trasfondere / solo sassi e gramigne / sul mio corpo già sfinito. / Se avessi avuto questo / se avessi avuto quello, / se poi fossi stata in quel posto… / Invece sono chiusa in una gabbia. / Vivo in prigione. / Qui non c’è niente. / C’è solo questa mia stanza / sprangata, / senza luce, / senza paesaggio, / senza alcuna visuale, / lontana dalle strade / da ogni cosa / e tutto quel che potevo scrivere / l’ho già scritto mille volte / e ripetuto e poi ripetuto, / mentre ogni via d’uscita / intorno a me scompariva per sempre.
Elisa Eotvos
6 settembre 2023