Un noto personaggio civitanovese: Mirco Ciavattini, uomo dal multiforme ingegno

Parliamo di Mirco Ciavattini titolare del ristorante “Il Veneziano” sul lungomare nord di Civitanova Marche che ama ricordare i tempi passati…

Intorno ai primi anni Novanta nacque in lui la necessità di ricomporre una frattura che si era creata nella città. Esisteva una città storica i cui abitanti erano nati e cresciuti a Civitanova e conservavano gelosamente tradizioni e liturgie e una seconda città nata nel 1967, dopo l’avvento del PEEP (Piano di edilizia economica e popolare). La città raddoppiò il numero degli abitanti e i nuovi arrivati provenivano prevalentemente dalle campagne del fermano e dall’entroterra maceratese: avevano venduto le loro proprietà per acquistare un’abitazione in città. Nacquero nuovi quartieri come Risorgimento e raddoppiarono Fontespina e Santa Maria Apparente. Molti andarono a lavorare nelle aziende calzaturiere come la Silga Gomma e altre. Una parte della città viveva con la Cecchetti, l’altra con la pesca, l’indotto e l’artigianato.

Mirco con i genitori

Nel giugno 1996 Mirco diede inizio alle pubblicazioni del mensile gratuito “La Città Nuova” con l’intento di ricomporre la frattura tra le due identità cittadine. Ebbe un successo straordinario perché conteneva storie di famiglie civitanovesi, contemporaneità ed era stampato in quadricromia su carta patinata lucida. Qualche anno dopo nacque il settimanale chiamato “Sept nuit. L’altra parte della notte” più piccolo nelle dimensioni, ma sempre in carta patinata e quadricromia; dava voce a un nascente mondo della notte che non aveva ancora forme di comunicazione diffusa. Si voleva informare la gente circa gli eventi.

C’era anche un quindicinale sportivo “La Città nuova sport” con le partite e le classifiche dei vari sport: pattinaggio, atletica, pallavolo, calcio, basket, tiro con l’arco, ecc. Faceva uscire anche un bimestrale in carta semplice “L’Arcipelago Gulag” con approfondimenti teorico-politici dove sono intervenuti diversi intellettuali di fama nazionale. Mirco definisce quest’ultimo un giornale eretico che aveva una visione differente circa lo sviluppo e i costumi della società.

Dapprima fu socio, poi divenne proprietario unico di “Radio Alfa”, una emittente commerciale con musica e qualche tentativo di sperimentazione creativa, che durò circa trent’anni. Comprò “Marche Uno TV” che poi si fuse con “Tele Civitanova” di proprietà del dottor Daniele Maria Angelini, dando vita a “Tele Adriatica”.

Nel 1985 qualche ristorante dell’entroterra il venerdì cucinava il pesce, ma non c’erano appositi ristoranti ittici. Mirco ricorda che fu tra i primi a portare la cucina di pesce aprendo a Tolentino il ristorante “Il Veneziano”, che ebbe successo, acquisendo una clientela affezionata che si ritrova ancora oggi. Ogni mese di maggio a Tolentino vi si tenevano delle mostre permanenti di autori neofiti, emergenti e in seguito alcuni di loro ebbero notevole successo. Volle creare una commistione tra il mangiare, il pensare e il riflettere. In tal senso Ciavattini fu ancora un pioniere perché ciò oggi è prassi comune. Lui la chiama interazione dei sensi.

Al Veneziano civitanovese per diversi anni si tennero nei giovedì dei reading poetici dove gli autori declamavano i loro componimenti di prosa, racconti, romanzi, favole e poesie sui quali poi si animavano discussioni. Erano presenti persone di tutte le estrazioni sociali, sia intellettuali che artigiani, tutti con pari opportunità.

Per un periodo Mirco fu proprietario, insieme con altri due soci, della discoteca “Il Gatto Blu” che aveva due sale con complessivi 1200 posti. Ci racconta un simpatico aneddoto. Era il primo anno in cui si teneva il “Grande Fratello” su Canale 5 (programma era iniziato il 14 settembre 2000). A una serata fu invitato Sergio Volpini, un giovane e prestante insegnante di surf di Ancona, concorrente al GF. La discoteca era strapiena. In una sala c’era un concerto di Jerry Calà e la sua band. Nell’altra c’era l’esibizione di Sergio Volpini che consisteva in autografi e foto e le ragazzine erano accorse tutte da lui. Il famoso attore, con decine molti film all’attivo in quell’occasione ebbe un pubblico scarso, tanto che perse la pazienza e voleva abbandonare lo spettacolo. I proprietari per risolvere la situazione paradossale convinsero Sergio Volpini a salire sullo stesso palco di Jerry Calà e la serata terminò con successo!

Mirco conclude con una sua frase: “Nella vita è importante esserci, sperimentare completamente immersi nel divenire sociale, cercando di tradurre la morfologia della contemporaneità, reinterpretandola dentro una fusione virtuosa tra il proprio vissuto e la propria personalità”.

Eno Santecchia

Mirco Ciavattini ph Eno Santecchia

3 agosto 2023

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