Prima di tutto un grande ringraziamento al caro amico, nonché esperto collezionista di mappe antiche, Antonio Volpini che ci ha fatto avere una immagine della chiesa di San Claudio ricavata da un negativo su vetro dei primi del 900 (foto 2).
Uno scatto oggi formidabile perché ci consente di documentare sia lo stato di degrado della storica chiesa a quel tempo e dei particolari che ci erano sconosciuti. Il più importante quello della foto 3 dove si vede che prima del portale, inserito nel 1227, l’apertura dell’ingresso alla parte superiore della chiesa era molto più larga: sono evidenti le due tamponature laterali, oggi non più visibili dopo il restauro della facciata e le conseguenti stuccature dei mattoni.
L’ingrandimento (foto n° 4) testimonia che l’odierna scalinata era invece una piaggetta con un paio di scalini solo in alto, nella parte terminale. Invece in basso, nella parte evidenziata con l’ovale, ci ha incuriosito quel particolare: una galleria che stava sotto il caseggiato?
Testimoni hanno raccontato che sotto la chiesa c’erano delle gallerie: sarà questa (foto 4)? E le due aperture (forse tre) della foto n° 6?
L’ingrandimento (foto n° 5) mostra con chiarezza ciò che già si conosceva, e cioè che le aperture sui due torrioni non erano a bifore come le possiamo vedere oggi, ma più semplici.
Addirittura si può osservare che le finestre del torrione posto a sinistra in foto sono tutte chiuse con i mattoni, quasi la torre fosse stata trasformata in silos, osservazione rinforzata, in alto, dalla scala che conduce al ballatoio realizzato davanti all’unica apertura rimasta.
La foto originale è stata scattata nei giorni in cui era in atto la demolizione sia dei caseggiati fatiscenti come quella dell’abitazione che era stata costruita proprio davanti la chiesa, quella della foto n° 1.
Fernando Pallocchini
4 luglio 2023