La presenza dei Piceni in Romagna con le testimonianze da Verucchio e da Rimini

Il popolo Piceno ha lasciato poche testimonianze di sé fuori terra, probabilmente perché altri, in primis i romani, hanno costruito sopra vestigia precedenti, come poi ha fatto il potere papale che ha realizzato le sue chiese sopra i templi romani. Insomma tutto un coprire le tracce dei precedenti abitatori, i loro culti religiosi e via dicendo. Questo fuori terra, perché il discorso cambia andando… sotto terra. Cioè scavando nelle necropoli man mano che vengono scoperte.

Oggi c’è più attenzione e le imprese devono far intervenire la Soprintendenza quando, durante gli scavi, vengono a contatto con reperti archeologici. In questo modo stanno emergendo sempre più importanti le testimonianze della presenza di Piceni in luoghi dove si supponeva fosse forte, invece, la presenza di Etruschi e Umbri. Prendiamo, per esempio, Verucchio in provincia di Rimini, dove si scava da tempo. Qui dalle tombe sono stati recuperati elmi piceni, armi in bronzo e in ferro, le tipiche piccole statuine in bronzo sempre presenti nelle tombe picene, vasellame vario e, soprattutto, le ruote in ferro che testimoniano la presenza di un carro nella sepoltura. Oggetti la cui datazione varia dall’VIII  al VII sec. a.C., quindi ben prima che fosse Roma.

Come accaduto anche a Rimini dove è stata scoperta una tomba Picena con il solito carro dentro e, addirittura, successivamente anche le fondamenta di una grossa struttura, sempre riferita ai Piceni i quali, quindi, non erano una presenza sporadica in Romagna ma stabile. Certamente erano presenti in queste zone per motivi commerciali. Infatti, come è documentato dalle tombe Picene nelle Marche dove è forte la presenza di manufatti provenienti dalla Grecia, tutta merce di “lusso” che veniva sbarcata nel porto di Numana e che, poi, i Piceni distribuivano anche in Romagna.

Tanto è vero che nelle tombe di queste aree romagnole sono stati trovati i resti di carri non da guerra ma da trasporto, come nei recenti scavi di Colfiorito. Che dedurre da tutto questo? Che i Piceni erano un popolo evoluto, industriali (forgiatori) delle armi, raffinati creatori di monili, disponevano di una loro scrittura (le steli), avevano strade (le salarie), costruivano carri da guerra, da trasporto e da passeggio ed erano commercianti non solo delle loro produzioni ma erano anche importatori e distributori di oggetti di provenienza greca. Vi par poco?        

Fernando Pallocchini

9 marzo 2023

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