Simone Livi, 54 anni, maceratese Consigliere Regionale di Fratelli d’Italia, dal 25 ottobre 2022 subentrato alla neo Senatrice Elena Leonardi. È l’unico Consigliere regionale di Macerata in maggioranza insieme con Anna Menghi (Lega).
Come si trova nel ruolo di Consigliere regionale? – “Sto raccogliendo istanze e criticità dal nostro territorio, come mia abitudine dai vari incarichi amministrativi che ho ricoperto e dall’attivismo politico quotidiano svolto al fianco di associazioni e movimenti che, nel tempo, hanno fatto riferimento al mio operato. Sto preparandomi per ottenere la massima efficacia del mio ruolo, a maggior ragione considerando che sono salito in un treno in corsa, dopo due anni di legislatura. Colgo questa occasione per fare ancora meglio e più velocemente tutto quanto mi sarà possibile”.
Come è stato accolto? – “È un ambiente fervente e stimolante sia per la comprovata professionalità di Assessori e Consiglieri, che per la efficienza dei collaboratori che operano a vario titolo per la buona riuscita di ogni fase del lavoro. Rimarco l’impegnativo compito che sta svolgendo il Governatore Francesco Acquaroli, attento a non trascurare nessun aspetto di una situazione veramente complessa”.
Quali interventi ritiene fondamentali per le Marche? – “I più urgenti sono già stati affrontati o quanto meno valutati. Basti pensare alla riforma sanitaria che ha avuto il via libera dal Consiglio regionale a inizio agosto. Il nuovo assetto rivoluziona la Sanità marchigiana, che sarà formata dalle Aziende sanitarie territoriali (AST), dall’Azienda ospedaliero-universitaria delle Marche e dall’Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico (INRCA) di Ancona. Una svolta epocale che avvicina la Sanità ai cittadini. È in itinere il nuovo Piano Socio Sanitario che individuerà le reali esigenze della popolazione. Ci vorrà un po’ di tempo per vedere i primi frutti. Credo che dobbiamo uscire dalla vecchia logica politica che attuava azioni propagandistiche di breve termine. Va ricordato come da due anni a oggi si sia fatto il possibile per dare più impulso alla ricostruzione post sisma, come pure l’impegno su porto, interporto e aeroporto al fine di favorire le sinergie e lo sviluppo intermodale della regione e delle infrastrutture, fondamentali per competitività produttiva e commerciale delle Marche”.
Come giudica gli investimenti decisi? “Sottolineo la validità dell’impiego di centinaia di milioni di Euro destinati alle infrastrutture, così come i fondi reperiti per la realizzazione di ospedali di primo livello, tra cui quello di Macerata. Menzione speciale ai 100 milioni messi a disposizione per i borghi, per rivitalizzare il tessuto socio-culturale ed economico-produttivo dei centri storici, favorendo recupero e riqualificazione conservativa del patrimonio edilizio, promuovendo il turismo e il soggiorno in un contesto urbano di pregio, a contatto con le comunità residenti. Questo è un modello virtuoso per favorire filiere con i corpi intermedi e incrementare l’insediamento di attività produttive con l’avvio di politiche attive che rendano i nostri borghi attrattivi”.
In quale Commissione opera? – “Sono nella Commissione III che si occupa di ambiente, lavori pubblici, urbanistica, protezione civile, dissesti idrogeologici… Le prime proposte di legge trovate sul tavolo riguardano le concessioni di grandi derivazioni idroelettriche, modifiche al piano casa, regolamentazione per la realizzazione di impianti fotovoltaici, riordino degli Enti di gestione dei parchi naturali regionali e altre proposte su cui entreremo nel dettaglio nelle prossime settimane. Presto toccherà a una nuova legge urbanistica, fondamentale per la crescita del territorio”.
Può dirci qualcosa sulla prossima legge finanziaria regionale? – “Nella legge finanziaria che andremo ad approvare entro la fine dell’anno (ndr: questa intervista è stata pubblicata sul numero di novembre 2022 del mensile “La rucola”), tra l’altro, sono previsti i seguenti interventi: bonus per 2,5 milioni per impianti di energia rinnovabile per famiglie a basso reddito; 21 milioni per il triennio 2023/2025 per dissesti idrogeologici; oltre 9 milioni in tre anni per i voli aerei dall’aeroporto di Falconara verso le principali città italiane; 2,5 milioni per le popolazioni alluvionate (alle quali il Governo Meloni ha destinato 400 milioni) come contributo per chi ha perso automobile o furgone commerciale; svariati milioni per finanziare per il terzo anno consecutivo borse di studio sia per medici di medicina generale sia per medici specialistici, sopperendo in parte alla mancata programmazione degli ultimi anni da parte delle precedenti amministrazioni”.
Cosa si augura e cosa augura? “Quando si ricopre un ruolo pubblico non ci deve essere differenza tra le due aspettative perché non è da dimenticare che si rappresenta gli interessi delle persone che hanno riposto fiducia in uno di loro, non necessariamente il migliore, ma in qualcuno che può essere in grado di far sentire la loro voce molto spesso inascoltata. Come più volte ribadito in varie sedi, ci auguriamo vivamente di non lasciare indietro nessuno”.
17 febbraio 2023