Si racconta a Montolmo un fatto accaduto negli anni ’20 in una famiglia che abitava una casa sita nel rione della cosiddetta Portarèlla, ossia Porta Romana. La famiglia era composta dai genitori e da ben sette figli di età dai 15 anni in giù a scalare.Poiché il capofamiglia era un falegname non occorre dire che in quella casa si soffriva la fame, per quanto la moglie, povera donna, si desse da fare in giro facendo qualche servizio e raccattando in campagna legna e verdure mangerecce.
Ora avvenne che il falegname, chiamato Pòli, si ammalò d’influenza e dovette mettersi a letto per curarsi secondo le prescrizioni mediche. Per il pasto di mezzogiorno la buona madre preparò un brodino per il marito e una gran polenta per la figliolanza. Scodellata la polenta sulla grande spianatóra, la condì con cipolla fritta e un po’ di lardo, sistemò attorno a essa piccoli e grandicelli, raccomandandosi che mangiassero in santa pace, senza litigi e rispettando le senate, cioè i confini tracciati sulla polenta con una forchetta, di modo che ciascuno avesse la sua parte. Poi se ne andò di sopra dal marito per portargli quel po’ di brodo.
Poco dopo udì strilli e pianti provenire dal piano sottostante e quando la povera madre accorse si trovò davanti a uno spettacolo incredibile: in cucina erano rimasti solamente i tre bambini piccoli e la spianatóra… era sparita! Disperata la donna uscì di casa in cerca degli altri figlioli più grandicelli e non tardò a trovarli: erano appoggiati sul muraglione fuori della Portarèlla mentre stavano accuratamente raschiando sulla spianatóra trafugata i rimasugli della polenta!
Alla vista della madre che accorreva i quattro se la filarono, ormai sazi, e alla madre non restò altro che tornare a casa piangendo per assicurare i piccoli, ancora tutti e tre a digiuno, che avrebbe fatta, e tutta per loro, un’altra polenta. Il fatto divertì tanto da essere ricordato, ma impietosì anche, e pare che in seguito a esso la povera donna potesse da allora in poi contare di più sulla solidarietà del prossimo, riuscendo a trovare più facilmente occasionali lavori da svolgere. Il marito, da parte sua, una volta guarito e tornato al lavoro, vide che di fatturétte, ovvero di piccoli ordinativi, gliene stavano capitando addosso in assai maggior numero rispetto a prima.
Claudio Principi
28 gennaio 2022