Disegno simboli / sulla mia carne / pungente di silenzio, / disegno un giardino / con i ricordi spaccati / dalle pietre e dalla notte.
Bianche sono le mie / mani con il maestrale, / poi le radici diventano / di marmo nero, / tra i rovi / che seppelliscono il canto.
Sgombro di ogni cosa / è questo secolo infernale / pieno di mosche in volo, / che marchio con gli archi / della mia poesia metamorfica.
Elisa Eötvös
24 gennaio 2023