Nella chiesa di San Giovanni in Macerata è stata riallestita la macchina del Presepio

La Segreteria Generale della Diocesi rende noto che, per disposizione del vescovo Nazzareno, durante le festività natalizie 2022, nella Cattedrale di San Giovanni di Macerata sarà riallestita la macchina barocca del Presepio. L’opera è stata recentemente oggetto di restauro a opera della ARTè di Milko Morichetti, su progetto della professoressa Francesca Aloisio, grazie al contributo della Fondazione Carima. La scenografia e la nuova illuminazione sono state realizzate dal RTI EDIL 93 SRL – EURES ARTE SRL – EREDI PACI GERARDO SRL su progetto dell’arch. Michele Schiavoni e dell’ing. Aldo Tuzio.

«Essa si compone di tre tavole dipinte a olio, a grandezza naturale, azionate tramite corde su carrucole, ganci e bracci metallici, – riferisce l’arch. Giacomo Alimenti dell’Ufficio Tecnico della Diocesi di Macerata – e raffiguranti rispettivamente la Sacra Famiglia, l’Adorazione dei Pastori e l’Adorazione dei Magi. In passato è stata attribuita all’anconetano Pier Simone Fanelli, autore tra l’altro degli affreschi presenti sulla cupola e sul presbiterio della chiesa, ma erroneamente. Durante il restauro, condotto con la supervisione del dott. Pierluigi Moriconi, storico dell’arte della Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata, sono infatti emerse indicazioni sulla datazione e sull’autore: «Fu dipinto l’Anno 1747 da G. A, il che sembrerebbe confermare piuttosto la mano di Giuliano Alberti».

«Il Presepio di San Giovanni – spiega don Luca Riz dell’Ufficio Liturgico della Diocesi di Macerata – fu commissionato dal Rettore del Collegio per insegnare agli alunni quanto è magistralmente riassunto dall’Apostolo Giovanni nel Prologo del suo Vangelo: E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi vedemmo la sua gloria, gloria come di unigenito dal Padre, pieno di grazia e di verità (Gv 1,14). Esso è collocato entro il dossale dell’altare maggiore nel presbiterio, nel cui centro risiede l’altare, per significare nel Divin Sacrificio dell’Eucarestia quel medesimo Verbo torna a rendersi presente sotto le specie del pane e del vino; nel sacramento egli ci dona la sua Presenza reale e sostanziale».

La chiesa pertanto rimarrà chiusa il pomeriggio di sabato 24 dicembre, per consentire agli operatori di allestire la scena dell’Adorazione dei Pastori per la Messa della Notte di Natale, che sarà presieduta dal Vescovo Nazzareno e avrà inizio alle ore 23:00; poi rimarrà chiusa il pomeriggio di giovedì 5 gennaio per consentire agli operatori di allestire la scena dell’Adorazione dei Magi per la Messa dell’Epifania. «La Liturgia è viva, sempre dinamica poiché vivo è il Risorto che noi celebriamo – conclude don Luca Riz – per cui anche gli apparati e gli arredi sacri seguono il succedersi dei tempi e delle celebrazioni liturgiche. Se la liturgia scade nel fissismo, allora rischia di degenerare nel tradizionalismo».

22 dicembre 2022

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