Durante i primi giorni di settembre la maggior parte delle rondini si prepara a migrare. Volano irrequiete, si radunano in stormi sui fili del telefono, della luce: devono prepararsi per il lungo viaggio di ritorno verso l’Africa e le prime a partire sono le più giovani, le nate durante l’estate. Sono creature meravigliose. Guardarle, ascoltarle, ammirarle nei loro splendidi voli rallegra il cuore e lo intenerisce.
Nel tempo circolare della natura, gli uccelli migratori sentono le stagioni, e si preparano a partire alla ricerca di una nuova estate, in altri paesi lontani. È un momento toccante che fin da bambino mi ha affascinato. Ricordo di averle viste dalla casa dove abitavo, riunirsi a migliaia sui cavi dell’alta tensione e il loro canto riempiva l’aria. Le guardavo e provavo sentimenti contrastanti di ammirazione per la loro bellezza, ma pure un po’ di rancore perché era pur sempre un abbandono, un evento che mi aveva sempre turbato. Ma poi il mio egoismo si placava e in modo ragionevole capivo che con la loro partenza per un paese tanto lontano si sarebbero create le condizioni per il loro ritorno e questo mi scaldava il cuore. Il loro era solo un arrivederci e immancabilmente sarebbero ritornante rendendo i nostri cieli estivi pieni dei i loro voli acrobatici e dei loro garruli canti.
Oggi purtroppo le rondini sono di meno ma rivederle ogni anno tornare a volare nei nostri cieli è per me qualcosa di straordinario che mi dona pace e speranza. Una costante, invariabile certezza in un mondo dominato dalla fragilità e dalla insicurezza. Quando ripartono, affrontano un viaggio impensabile, così piccole hanno una forza immane. Rondinelle bellissime e piccole creature del Signore fate buon viaggio, spero di rivedervi l’anno prossimo con i vostri stridii e voli nel cielo.
Sento tanta malinconia perché l’estate volge alla fine e questa volta il caldo ci ha dato dentro parecchio: un anno sta per chiudersi e arriva l’autunno. Vi auguro di fare buon viaggio stupende, piccole, dolci creature e un buon ritorno a primavera. Certo, l’uomo non sempre è vostro amico. Un tempo c’erano tante piccole stalle, rustici, pollai dove potevate nidificare; ora più raramente. Non solo ma quando trovate un posto per fare il nido, talvolta questo viene demolito perché… le rondini sporcano.
Alberto Maria Marziali
6 novembre 2022