In un mondo di morti viventi / nel putridume di tanti scontenti / c’è un bel fiore che nasce ridente / è la voglia inesausta di fare.
Ti costringe a riprendere fiato / a gettare alle ortiche ogni guaio / a guardare la luce oltre il buio / a sperare un diverso futuro.
È così che consumi i bei giorni / affrontando malori e serpenti / raccogliendo questa gran spazzatura / e mostrando talvolta anche i denti.
Perché questo hai imparato a tue spese / e saltando a piè pari ogni fosso / e scrollando ben la polvere addosso / riuscirai pur la meta a trovare.
Giuseppe Sabbatini
14 ottobre 2022