Zampillano pietre all’alba / dalla fonte senza giardino / ed alterano i miei pensieri / che hanno scavalcato il muro.
Solitari gli acquarelli / che sfilano sul mio cuore, / calpestando i prati sotto alla / mia torre, / calpestando l’essere che in me / sfida gli aquiloni / ed i grattacieli, in una follia / di colori polverosi, di quadri / bianchi, di pallottole nella testa.
L’oblio si è messo una maschera / ed io faccio un andirivieni strano / su questa scacchiera di tramonto, / sulla radio che sogna / e sotto a delle giostre immobili, / aspettando l’azzurro della vita, / della festa, della cornice.
Svaligio forzieri di nascosto / dalle regine, / per riempirmi le tasche / di piccoli miracoli e di libertà / dal sapore di zucchero e di mare / e di poesia.
Elisa Eötvös
11 ottobre 2022