Lasciai la politica e ora affacciato alla finestra osservo, annoto e rispondo ai perché

 Circa 60 anni fa entrai in politica. Poi, visto l’andazzo “scesi dal treno” mettendomi alla finestra per osservare. Chiederete: “Perché?” Perché per me due più due fa sempre quattro mentre per i politicanti, che mai si sbilanciano per avere sempre una via d’uscita, due più due fa più di tre o meno di cinque ragion per cui, visto il modo di ragionare, mi sono defilato. Ora, affacciato alla finestra, osservo…

Mi ha colpito che in Italia ci sia un partito che si chiama Partito Democratico. Chiederete: “Perché?” La risposta è semplice: Democrazia è seguire ciò che il popolo chiede e rispettarne la volontà. Nelle penultime elezioni politiche il popolo italiano nelle urne ha indicato nero su bianco, con il voto, che quel partito non doveva governare (concetto ribadito con forza nelle ultime elezioni). Invece il PD, con un gioco di prestigio politico, andò al governo contro la volontà del popolo. È la risposta a tutti i vostri perché.

Altro che vedo, stando alla finestra, è che, negli ultimi anni, in Italia, la politica non è stata fatta dai partiti ma dalla magistratura. Infatti, come un politico arrivato in alto dava fastidio a un partito i magistrati, che i giornalisti italiani hanno colorato con un preciso colore, facevano partire un “missile”, e il politico era subito abbattuto… politicamente. Le cause in Tribunale spesso non arrivavano a nulla ma intanto il politico indesiderato era stato “colpito e affondato”. Quando non lo colpivano direttamente colpivano i genitori o qualcuno a lui vicino. Si dice che la magistratura manchi di mezzi ma, stando in finestra, ho notato che alcuni giudici “colorati” hanno il… surgelatore. Infatti congelavano il “prodotto” appena raccolto per poi usarlo solo poco prima delle elezioni. Ora, sempre dalla finestra, ho notato che nel periodo in cui un certo partito è stato al governo ciò non è più successo e gli avversari di prima, da alleati sono diventati tutti graziosi angioletti. Tornando indietro nel tempo ricordo che papà mi portava a vedere i burattini… Pulcinella si arrabbiava e prendeva a bastonate l’avversario e ho pensato: “Pulcinella lo faceva subito, appena arrabbiato, non aspettava il periodo preelettorale!”

Negli ultimi anni ho visto anche un’altra cosa veramente strana. In Italia i voti, oltre che con la campagna elettorale, si tenta anche di comprali come al supermercato. Prima ci ha provato Renzi con gli 80 euro ma quelli erano pochi e non ha funzionato. Poi i 5Stelle con il reddito di cittadinanza hanno rimediato un carrello pieno di voti. Adesso un altro partito ha messo come esca sul suo amo la “quattordicesima”: che pescheranno? Stupisce che ci siano italiani disposti a vendere il loro voto! Questo significa che della politica a questi poco importa, disposti a votare per chiunque purché il voto, come l’uovo di Pasqua, contenga la sorpresa!

Cesare Angeletti “Cisirino”

8 ottobre 2022

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