Sto seguendo sempre più raramente la stampa e le TV locali. E solo in una recente sintesi in Orizzonti della Marca (dal tono ironico, mi sembra) ho appreso di un orso avvistato nei pressi di Norcia, di un lupo a Macerata, di un capriolo aggressivo (che mai avranno fatto prima al povero animale, mi chiedo) a Penna San Giovanni. Sinceramente, mi sorprendo della “sorpresa” di tanti di fronte a fatti “naturalissimi”.
Il rapporto tra natura, ambiente e demografia, è strettissimo. Nel 600, nel momento più acuto della crisi economica e demografica della media età moderna nell’Appennino centrale, i lupi furono avvistati alle porte di Roma. La natura (vegetale e animale) si adatta o ribella (fate voi) allo spopolamento delle nostre montagne… Non vi è più traccia dell’Appennino fiorente e popolatissimo (specie nell’asse camerte, dunque a ovest di Macerata e Penna San Giovanni!) che caratterizzava il nostro Medioevo e presidiava il territorio, capillarmente antropizzato, e neanche della parziale ripresa ottocentesca…
Raggiungere ora la media collina marchigiana e la costa adriatica è un viaggio agevole, naturalissimo per gli animali dell’habitat appenninico! Ed è chiaramente il frutto naturalissimo della crisi pianificata della nostra montagna. Ripeto: crisi pianificata! Ovvero dello svuotamento di servizi e manifatture, dello spopolamento accentuato come MAI nella sua storia, con una inversione radicale rispetto non ai secoli, ma ai millenni passati, che ha condotto in breve e in tempi recentissimi (1950-2022), a un enorme squilibrio di pesi demografici ed economici fra asse di Monte e Alta collina e Asse di Colle Piano.
Non mi sorprenderei se i lupi arrivassero, dopo Macerata, a Civitanova. Sarebbe una conseguenza naturalissima della ottusa e scellerata politica del territorio, ininterrotta da decenni e che si continua a perseguire ottusamente. Il sisma, cui sempre le nostre popolazioni hanno reagito, è divenuto un alibi, solo un alibi! Allora benvenuti, lupi, cinghiali e “feroci” caprioli allo Sferisterio e, presto, anche in spiaggia… Solo il ritorno pianificato, costante, doveroso di uomini, servizi e attività nelle nostre montagne potrà scoraggiarli in modo “naturalissimo”, senza inutili spargimenti di sangue. Altrimenti… benvenuti, cari amici!
Emanuela Di Stefano
23 settembre 2022