Intervistare Alessia Brugnoni è stato come dare forma a concetti da noi tutti pensati ma mai espressi nella totalità e con una visione chiara e pulita. Concetti che riguardano le Marche, una regione particolare.
Alessia, chi sei? – Definirsi è sempre difficile, inizio a raccontare che ho studiato Fashion Texture design e quindi la moda. I sensi come la vista e il tatto sono sempre stati importanti per me, come quel senso invisibile del buon gusto. Amo lo stile, la bellezza e la creatività. Amo vivere e per questo ho studiato e vissuto sempre nelle città dai miei 18 anni in poi. A Milano ho assaporato l’estro, il colore e lo stile, che poi ho approfondito a Londra, vivendoci per alcuni anni. Qui ho avuto modo di conoscere meglio l’inglese e di crescere tanto a livello personale e professionale, lavorando per un noto brand. Ho seguito quindi degli shooting fotografici per riviste d’interesse, come Elle. A Londra mi sentivo soddisfatta e in carriera ed effettivamente avevo la percezione che all’estero ci fossero delle possibilità. Come si dice… fuori c’è più meritocrazia! Proprio così, lo ammetto. Ma la stessa voglia di sognare e le stesse ambizioni che mi avevano mosso la prima volta, ora mi stavano richiamando alle origini, alle mie radici. Nulla mi mancava eppure decisi di tornare nelle Marche, in particolare nel mio fermano, con un grande desiderio (e progetto): quello di far conoscere le Marche ai miei amici internazionali.
Come nasce questo tuo desiderio? – Fuori dall’Italia avevo avuto modo di riflettere sul fatto che le splendide Marche non erano conosciute e valorizzate. Ogni volta che tornavo a casa nella regione plurale osservavo i nostri panorami con un mix di malinconia e di incanto. Avete presente, no? Le dolci colline verdeggianti, la natura che varia tra i boschi e la campagna, la pace della montagna, la brezza del mare e il nostro buon cibo accompagnato da un calice di ottimo vino non potevano più essere nascosti agli occhi del mondo! Una bell’ambizione, lo so! Tutti dovevano assolutamente scoprire, conoscere e riscoprire le Marche! Come? Ancora non lo sapevo ma io avrei messo tutte le mie conoscenze e competenze a servizio di questa visione e missione. Così nasce la mia struttura: è il 2020.
Qual è l’essenza del tuo progetto? – Il progetto, lo ammetto, nasce certamente prima come una sfida personale proprio per valorizzare i nostri panorami variegati e tutte le esperienze che ci offrono e che possiamo fare. Stava arrivando la domanda giusta… me lo sentivo! Cosa potrei fare per far conoscere il mio territorio? Eccola: la domanda! Una esperienza è un viaggio, un percorso, una emozione impressa per sempre in te e io voglio accompagnarti dalla A alla Z in questo viaggio e in ogni singola tappa.
Come sviluppi questo percorso? – Inizia la mia avventura che equivale a percorsi sul vino locale, sulla pasta di Campofilone, ma anche alla possibilità di mettersi in movimento, di condividere escursioni e attività. Ho iniziato in realtà a creare itinerari in barca a vela, in e-bike, in vespa alla scoperta dei nostri borghi medievali, o in gita al Conero per dirne solo alcuni! Tornare a casa è stato un po’ aiutare la nostra terra a promuoversi.
Qual è lo slogan per Marche Full Experience? – Il mio slogan è vivi la tua esperienza piena nelle Marche. Nasce per tutti/e Marche Full Experience, che non vuole offrire solo un alloggio o un appartamento per invitarti a stare, ma t’invita a restare vivendo tante esperienze di valore. La mia è un’assistenza e un’accoglienza in lingua nelle Marche, in particolare nel fermano, anche se c’è il desiderio di far scoprire molti più luoghi e ci stiamo attrezzando per farlo.
Come ti stai muovendo? – A oggi io collaboro con più strutture ricettive della zona, cercando un po’ di fare da collante, infatti dobbiamo far rete e non pensare soltanto al nostro piccolo orticello. Nella mia visione e missione c’è un’accoglienza al turista a 360 gradi proprio affinché ritorni soddisfatto. La persona va seguita in toto per qualsiasi informazione le occorra, dai percorsi alle attività. Ecco perché è necessario fare rete con amore, passione, cura e pazienza. Dal produttore alle strutture ricettive dobbiamo muoverci in sinergia per co-creare una esperienza positiva. Personalmente mi piace la cura del dettaglio dalla parte estetica fino a quell’attenzione in più. Non bado al tempo, soprattutto nella stagione calda, quando la passione piena per il turismo mi travolge ancora di più e non vedo l’ora di accompagnare i turisti nella magia della fiaba marchigiana.
Cosa offrono le Marche ai turisti – Amo le Marche, credo nelle Marche e credo che siano una destinazione turistica. Abbiamo tutto senza rendercene conto… Sì, perché abbiamo una grande diversità di paesaggi particolari e qui non ci si annoia mai.
Non è semplice organizzare tutto: hai un segreto? – Sì, e vi svelo un segreto… Tutto questo mio grande progetto l’ho potuto realizzare grazie a molte collaborazioni, ma grazie anche a delle amiche d’infanzia che mi hanno sostenuta.
In che modo ti hanno sostenuta? – Come? Abbiamo testato le esperienze, visitato alcuni luoghi e aziende e fatto dei piccoli tour da far visitare sorseggiando un buon calice. Infatti il progetto nasce essenzialmente come un tour enogastronomico ed ho aggiunto poi varie esperienze sportive come le uscite in barca a vela o il tour in vespa. Questo per non mangiare soltanto, ma per divertirci insieme.
Cosa t’interessa di più in questo lavoro? – M’interessa più di ogni altra cosa creare emozioni, far vivere dei momenti unici e speciali. Come a Londra creavo outfit per la valorizzazione della bellezza femminile e per omaggiare la personalità di ogni donna, in Italia vendo emozioni e momenti su misura, personalizzabili per ogni esigenza e desiderio.
La tua parte creativa? – La parte creativa e organizzativa sta nel fatto che costruisco l’esperienza ad personam o per gruppi. Dopo un anno di conoscenze di varie figure, di strutture, di tour operator e di tante collaborazioni sono giunta a farmi conoscere proprio nella mia caratteristica, che è quella di cercare qualche esperienza particolare, aiutando tour operator e altre figure a individuare qualcosa di peculiare, di spendibile per le varie età e possibilità.
In questo momento a cosa ti stai interessando? – Ora sto seguendo viaggi di sole donne. A esempio a breve verranno dieci donne israeliane che faranno dei corsi alla ricerca delle erbe spontanee e le cucineranno. Ogni attività è ricercata e studiata, dal visitare la fattoria, al tour in bike, alla merenda fra i frutteti adatta pure per i più piccoli che vogliano scoprire la gioia semplice del raccogliere la frutta dall’albero e mangiarla. Non c’è cosa che sia più essenziale dello scoprire il contatto con la natura, con il mondo delle api o con la terra.
Le Marche sono…? – Le Marche sono davvero sinonimo di aria pulita, di pace, di connessione e di silenzio. Sono tutte situazioni idonee anche per la pratica dello yoga o per la meditazione. La bellezza è autentica come i campi di lavanda che possiamo osservare e annusare insieme nell’ avvicinamento, quindi, a tutti gli elementi. In fondo a prenderci cura della natura e prenderci cura della connessione con l’altro è anche amore per noi stessi/e, perché il mondo è solo uno e noi possiamo solo aiutarci a scoprirlo e a prendercene cura.
Quali possibilità per i giovani? – Voglio lanciare un appello: per restare nelle Marche i giovani dovrebbero essere aiutati e sostenuti soprattutto quando vogliono esprimere il loro talento e la loro creatività per conservare, migliorare e promuovere il loro territorio.
Allora… buon viaggio Alessia! Grazie per esserti raccontata e continueremo a seguirti. – Nel mio viaggio, che continua senza sosta, mi sono allontanata per poi tornare a casa, nelle Marche, una regione che adoro e che non vedo l’ora di mostrare con Marche Full Experience!
Lucia Nardi – LuNa
20 settembre 2022