Arretramento ferrovia, il ministro Giovannini: “Non capisco proprio a chi possa servire!”

Non c’è nulla da fare, purtroppo i “sinistri” sono i depositari della “scènza ‘nvùssa” (traduzione: scienza infusa) e non vogliono prendere in considerazione le proposte altrui: loro sanno ciò che si deve fare. Punto e basta! …e l’Italia, poi, sta come sta. Questa volta il dictat riguarda un ministro, Giovannini, e una ferrovia, quella costiera marchigiana il cui arretramento gli fa esclamare: “Non capisco proprio a chi possa servire!” …a Pesaro sì… alle altre località turistiche costiere no…toh! …ci avremmo scommesso.

Vi proponiamo un comunicato stampa emesso al riguardo e in risposta al ministro, da Carlo Ciccioli, capogruppo di Fratelli d’Italia al Consiglio regionale delle Marche: “Dal ministro delle Infrastrutture e della Mobilità, Enrico Giovannini, in visita nel territorio pesarese, ci saremmo attesi una maggiore volontà di confronto. Invece, pare, come si evince dalle sue parole, che è già tutto deciso. Salvo parlare, poi, di una nuova proposta che comunque non potrà essere quella che tutti noi auspichiamo: l’arretramento ferroviario di tutta la tratta regionale che corre lungo la dorsale Adriatica. Anche a noi, il presidente Francesco Acquaroli lo ha ribadito sempre, interessa arrivare il prima possibile a un accordo per colmare, al più presto, il gap infrastrutturale delle Marche a causa di scelte miopi e dilatorie portate avanti dalla sinistra in oltre tre decenni di governo regionale. Certo fa specie che Giovannini abbia affermato categorico come non comprenda la necessità di salvaguardare i numerosi centri costieri marchigiani e delle altre Regioni interessate. L’espressione utilizzata, “non capisco proprio a chi possa servire”, non ci fa ben sperare. Infatti, l’aumento dei treni merci – 120 treni merci a pieno regime – senza un concomitante arretramento ferroviario, andrà a minare irrimediabilmente la nostra vocazione turistica. Come evidenziato dall’ordine degli Ingegneri e da tutti i principali attori economici regionali (sbagliano tutti?) non è concepibile implementare un piano così monco e miope che non comprenda anche il sud della Regione. Anche perché legato all’arretramento ferroviario di tutta la dorsale adriatica, vi è l’auspicato potenziamento dell’Alta velocità”.

3 luglio 2022

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