E sì! Già non bastava la pandemia adesso ci si è messa di mezzo anche la carenza del grano che noi, ieri i maggiori produttori d’Europa, oggi siamo schiavizzati dall’importazione dall’estero. Ci sono due precedenti, uno storico e l’altro leggendario.
Il precedente storico – Durante la seconda guerra mondiale, al mancare del grano per fare il pane, il “Putin di allora” ordinò “La battaglia del grano” e in tutti gli spazi verdi, pubblici e privati, fu piantato grano. In alune foto d’epoca si vede che il grano, realizzate grandi aiole, era stato piantato pure in piazza Duomo a Milano. Così si fece fronte, dopo qualche mese, alla carenza del grano.
Il precedente leggendario – Riportato in molti libri della storia di Roma, un miracolo avvenne nel lontano giugno del 1648 nelle Marche, Stato pontificio. Si narra che un contadino, venuto a sapere che i messi pontifici avrebbero requisito tutto il suo grano, lo distribuì totalmente ai poveri e a lui poco o nulla restò per sopravvivere. Chiese aiuto al fratello e ai parenti ma tutti dissero che anche loro ne avevano poco. Era il tempo della sarchiatura, lui andò nel campo e trovò, miracolosamente, che il grano era già maturo e pronto da mietere. Per il raccolto normale mancavano ancora quasi quattro mesi! Non solo ma a giugno venne pronto un altro raccolto.
Questa è leggenda ma chissà se i nostri governanti stimoleranno i bravi agricoltori italiani a coltivare grano: abbiamo le migliori qualità di Europa! Li aiuteranno garantendo un prezzo decente al momento della trebbiatura, oppure si rivolgeranno… in Alto per avere, di nuovo, il miracolo del doppio raccolto?
Intanto oggi il morbo infuria, il pan ci manca, il governo chiacchiera e fra un po’ lo pà non se magna! Per non dire del costo di benzina, gasolio, metano, prodotti per la edilizia, ferro e chi più ne ha più ne metta. (foto Istituto Luce)
Cesare Angeletti ( Cisirino )
18 giugno 2022