È una nostrana “ricerca del tempo perduto”, quella che Romano Ruffini sta portando avanti da molti anni, cercando in archivi e biblioteche, su polverosi documenti e pagine ingiallite di vecchi giornali. Il risultato si è concretizzato in numerose pubblicazioni di soggetto locale, alcune delle quali presentate a suo tempo su questa rivista. L’ultima pubblicazione è del 2 aprile con la storia di fatti e personaggi del risorgimento maceratese.
Non sono mancate nel contempo pubbliche conferenze organizzate da diverse associazioni, in particolare dall’associazione “Rete Viva” diffuse online, in questi due ultimi anni, per i noti motivi sanitari, con il titolo “Frammenti di storia maceratese”. Le conferenze sono già arrivate al 6° numero, riscuotendo ogni volta grande interesse, anche perché la materia trattata riguarda argomenti ben definiti, come l’ultimo, la fotostoria del viale Puccinotti e dei sottostanti giardini pubblici, con splendide foto d’epoca non comuni e in alcuni casi del tutto inedite, come quelle della scuola montessoriana all’aperto della maestra Marchesini e lo spettacolo ginnico della società sportiva salesiana Robur.
La creazione delle “mura da sole” e la trasformazione della valletta sottostante in foro boario e ippodromo e, quindi, in giardini comunali sono descritte dal 1888 sino al 1905, con l’esposizione regionale marchigiana , che sarà il tema trattato nel prossimo numero di “Frammenti di storia maceratese”. Curiosamente i “frammenti”, inviati a circa cinquanta persone, che poi a loro volta le rinviano ad altre reti di persone tramite i social, raggiungono diverse centinaia di maceratesi e non.
Continua a sorprendere la grande capacità di Romano Ruffini a raccontare la storia della città, dalle origini ai nostri giorni, su aspetti per molti versi poco noti, se non del tutto sconosciuti, in un modo semplice ma ben documentato anche da un ricco corredo fotografico, che non manca mai di suscitare l’interesse del pubblico.
Siriano Evangelisti
4 giugno 2022