Fascino e mistero generati da un fascio di luce solare che due volte l’anno penetra da un occhio, percorre spazi bui, e illumina, centrandolo, un cerchio scolpito nella pietra. È quanto accade nell’abazia benedettina di Sant’Urbano che si trova nella valle di San Clemente, poco distante da Apiro. Qui, ogni anno da mille anni, avviene il fenomeno dell’“occhio luminoso”.
Siamo alle prime luci del giorno… entrando da un “occhio” posto sopra l’abside dell’abazia un raggio di sole illumina la sacralità del luogo e va a posarsi su di un cerchio scolpito in una colonna della navata laterale di sinistra, centrandolo con precisione e sovrapponendosi allo stesso. Contemporaneamente, il fenomeno si manifesta anche all’interno della cripta, dove un raggio di luce, entrante dalla finestra dietro l’altare, colpisce la base di una sola delle colonne, l’unica con la base circolare.
Un avvenimento molto suggestivo, dal significato ancora oscuro, che da più di mille anni attira curiosi e affezionati. Sono molte le teorie legate al cerchio inciso sulla pietra, secondo quella taumaturgica sarebbe bastato appoggiare la nuca o la fronte su quel segno per proteggersi o guarire dal mal di testa mentre secondo altri studiosi il disco luminoso, nell’oscurità della chiesa, potrebbe rappresentare l’eucarestia, ovvero il corpo di Cristo.
Il fenomeno avviene ogni 25 maggio, giorno del patrono di Sant’Urbano e ogni 19 luglio (per simmetria rispetto al solstizio d’estate), inizia alle ore 7:15 e termina alle ore 7:41. Per informazioni – info@vallesanclemente.it – 0731 816222
23 maggio 2022