Il Direttore Generale del Ministero dell’Istruzione sull’omofobia scavalca genitori e Parlamento! Spiega Fabio Sebastianelli, coordinatore regionale, per le Marche, del Popolo della Famiglia: “Si avvicina il 17 maggio, giorno in cui il DDL Zan avrebbe voluto fosse prevista l’istituzione della giornata contro l’omotransfobia anche nelle scuole ma il ddl Zan in Parlamento è stato bocciato e, dunque, non esiste legge in Italia che preveda questa giornata. Invece è arrivata una circolare ministeriale a firma del direttore generale del Ministero dell’istruzione che invita le scuole di ogni ordine e grado a organizzarsi per parlare di questo argomento! Proprio per l’inesistenza di una legge che istituisca la fantomatica giornata la circolare cita, a supporto, l’art 3 della Costituzione e la risoluzione del Parlamento europeo del 26 aprile 2007.
Citare l’art 3 della nostra Costituzione, ‘dimenticandosi’ dell’art. 30, per sostenere la forzatura di questa giornata, è quantomeno incoerente. Ricordiamo inoltre, nel caso al Ministero se ne fossero dimenticati, che le risoluzioni del Parlamento europeo rientrano nell’ambito delle raccomandazioni e non sono, pertanto, vincolanti. Oltretutto, la suddetta risoluzione, prevede semplicemente (e, ripetiamo, in forma non vincolante) l’istituzione di una giornata internazionale contro l’omofobia e non contempla (come invece fa il bocciato ddl Zan) che sia attuata nelle scuole. Dopo le precedenti constatazioni, appare chiaro che questa circolare altro non rappresenta che il tentativo di far passare dalla finestra parte di una legge che, in quanto mai approvata dal Parlamento, dalla porta non è potuta passare.
Ciò che è davvero grave è il tentativo di scavalcare una decisione del Parlamento e il diritto di priorità della famiglia sull’educazione dei figli, ignorando completamente il patto scuola famiglia che prevede il consenso informato preventivo per ogni attività extracurricolare. Per questo motivo il Popolo della Famiglia Marche invita i genitori a vigilare su quanto verrà proposto ai propri figli, il 17 maggio, durante l’orario scolastico e diffida le scuole a intraprendere iniziative senza aver precedentemente informato dettagliatamente i genitori sulle stesse e ottenuto il loro consenso”.
16 maggio 2022