Leggiamo la definizione di bullismo: “Bullismo è una forma di comportamento sociale di tipo violento e intenzionale, sia di natura fisica che psicologica, ripetuto nel tempo e attuato nei confronti di persone percepite come più deboli dal soggetto che perpetra tali azioni violente”. In questi ultimi due anni, questa definizione vi ricorda qualcuno?
A noi sì: le ultime due compagini governative italiane. Vediamo come hanno bullizzato gl’italiani mirando a un fine ultimo: la imposizione vaccinale. Non potendo obbligarla per non infrangere la Costituzione hanno pensato di utilizzare lo strumento della psicologia di massa inizialmente, poi anche individuale, per sollecitare le persone ad accettare una sperimentazione in modo apparentemente volontario all’inizio e in seguito fortemente coercitivo per i più riottosi.
Ricordate la fila dei camion militari con le bare ostentata da tutti i media? In genere per non creare allarmismo si cerca di dare le notizie con moderazione ma in questo caso no. Ricordate il furgoncino refrigerato con i primi vaccini? Scortato dai Carabinieri e buttato in pasto dai media quasi fosse la salvezza nazionale! Si sono creati paura, bisogno e accettazione. Se questa non è pressione psicologica di massa con contorno esasperato di contagiati, ricoverati, intubati e morti, cosa è?
Risultato? Nonostante sia filtrata la notizia che non si trattava di vaccinarsi ma di sottoporsi a una sperimentazione, le persone, a milioni, sono corse a inocularsi. Però da parte della maggioranza della popolazione c’era ancora una forte resistenza per cui ecco creata subito la diatriba “vax no vax” montata ad arte, fomentando odio specialmente attraverso i social, veri strumenti di pressione occulta usati per la messa in campo della psicologia applicata ai singoli, per farli diventare una massa contro gli “untori”.
Che poi, nel tempo e in pratica, si è visto che sono più “untori” i vaccinati in quanto lasciati liberi di scorrazzare, mostrando orgogliosi il loro “green pass”, quasi un “libretto rosso” di vecchia memoria. Poi è arrivato il bullismo più pesante: non ti posso obbligare ma ti costringo limitando i tuoi spostamenti, spezzando la tua vita quotidiana (niente ballo, niente cinema, niente teatro e via di seguito) e qui hanno cominciato a cedere i giovani, privati dei loro divertimenti; per i più resistenti (una decina di milioni di persone, mica bruscolini), probabilmente i più consapevoli, è arrivato l’atto di bullismo più becero e vigliacco: non puoi andare a lavorare, stai a casa senza stipendio… con le famiglie piene di rate (auto, casa e altro), di tassazioni, molte sono in affitto, denaro per il cibo… e pensare che l’Italia è una Repubblica fondata sul Lavoro. Bulletti di periferia!
Fernando Pallocchini
20 aprile 2022