Torna a suonare lo storico organo Fedeli del Settecento nella chiesa di Monte San Martino. Il noto restauratore Michel Formentelli di Camerino, infatti, ha rimontato lo strumento nella cantoria.
Abbandonato da decenni – Il parroco, don Matteo Sardellini, spiega che il pregevole organo versava da decenni in stato di abbandono, in mezzo alla polvere e ai detriti, compromesso nell’utilizzo e nella conservazione, tanto che il restauratore ha dovuto ricostruire ex novo alcune canne ripristinandone la sonorità identica all’originale.
L’intervento di Fondazione Carima – Una svolta radicale per il restauro è stata impressa da Pierpaolo Bottoni, economo della parrocchia. La passione per l’antico strumento, che ascoltava da bambino, gli ha consentito nell’arco di quindici anni di reperire, stimolando le donazioni di Enti e di privati, l’ingente somma che serviva per consentire il recupero del pregevole organo. Don Matteo e Pierpaolo Bottoni ci tengono a precisare che la maggior parte della spesa è stata assicurata dal contributo della Fondazione Carima, da sempre attenta alle necessità del territorio maceratese, mentre un’altra importante somma è stata donata dal comitato ArteProArte di Macerata, composto da sensibili professionisti, italiani e stranieri, nonché dal noto chitarrista Jonny Greenwood, componente dei Radiohead, rimasto incantato dalle Marche. Infine, è risultato decisivo e prezioso il contributo di 14mila euro assegnato alla parrocchia dall’arcidiocesi di Fermo coi fondi dell’otto per mille, grazie al quale è stato possibile finanziare completamente il progetto di restauro.
Concerti tra i polittici – In questo modo, l’organo è tornato all’antico splendore, alle sue coinvolgenti vibrazioni sonore ed è stato finalmente restituito alla comunità. Lasciamo il commento finale a don Matteo che afferma: “Sono sicuro che ne avremo un grande beneficio nella qualità delle celebrazioni liturgiche. Inoltre, nella nostra chiesa di San Martino si potranno tenere dei concerti di musica sacra, nella magnifica cornice rappresentata dalle straordinarie opere d’arte di Girolamo di Giovanni da Camerino e dei fratelli veneziani Carlo e Vittore Crivelli, realizzate nella seconda metà del Quattrocento e meta delle visite di tanti turisti. Un grazie infinito, dunque, a tutti i benefattori, che con la loro sensibilità hanno creduto in questo progetto e lo hanno reso possibile a vantaggio di tutta la nostra comunità di Monte San Martino”.
16 aprile 2022