Siete mai entrati nel Convitto di Macerata? Vi mostriamo una galleria d’immagini

A Macerata il Convitto Nazionale sembra abbandonato, visto da fuori, ma presto tornerà a essere frequentato dagli studenti perché è entrato nel vivo l’intervento di restauro e miglioramento sismico del Convitto Nazionale con l’affidamento dell’incarico dei servizi tecnici di ingegneria e architettura inerenti la redazione della relazione geologica dei lavori. L’Amministrazione Parcaroli mantiene fede all’impegno di programma in cui era stato indicato come priorità il restauro del complesso monumentale danneggiato dagli eventi sismici del 2016.

Dopo l’insediamento, la Giunta aveva affidato l’incarico preliminare di valutazione strutturale propedeutico alla richiesta di finanziamento e contestualmente era stato redatto il progetto di fattibilità tecnica ed economica trasmesso all’Ufficio Speciale Ricostruzione Marche che, successivamente, ha comunicato l’esito positivo della verifica svolta sulla scheda trasmessa dal RUP, l’ingegnere Andrea Fornarelli, e ha convalidato l’importo richiesto pari a 8.340.000,00 euro. Il geologo Fabio Pallotta ha già avviato la complessa indagine tecnica che dovrà essere ultimata entro 120 giorni.

Commenta l’assessore ai Lavori Pubblici Andrea Marchiori: «Il viaggio all’interno del Convitto è stato molto suggestivo, all’emozione di varcare il grande portone è poi subentrata la consapevolezza che stiamo procedendo nella giusta direzione. I primi accertamenti hanno dato riscontri positivi in termini di fattibilità dell’intervento di restauro e miglioramento sismico atteso che non vi sono danni manifesti e diffusi sulla struttura. Vogliamo procedere con la massima accortezza ma, al tempo stesso, con determinazione. Nelle aule si sente l’atmosfera della storia ma anche la presenza recente degli studenti: la lapide commemorativa della Grande Guerra del 1915-1918 e la canotta bianco rossa della squadra di atletica ne sono due testimonianze. Restituiremo alla città il suo patrimonio storico per essere promotore dello sviluppo culturale ed educativo delle future generazioni».

22 marzo 2022

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