Riceviamo e pubblichiamo dal “Popolo della Famiglia” una nota riguardante la richiesta di sostegno per famiglia e genitorialità presentata in Regione Marche.
“Si è riunita il 16 marzo 2022 la IV commissione permanente (sanità e politiche sociali) della Regione Marche per le audizioni riguardanti le proposte di legge n. 20/21 e n. 67/21 per il sostegno alla famiglia e alla genitorialità. Non abbiamo avuto accesso all’udienza come partito, per cui ringraziamo l’associazione Pro Vita e Famiglia per aver raccolto e fatti suoi alcuni nostri spunti, anche in virtù della presenza di Clara Ferranti, nostra dirigente maceratese, e attivista di Pro Vita e Famiglia”.
Questo è quanto dichiarato da Fabio Sebastianelli, coordinatore regionale, per le Marche, del Popolo della Famiglia: “Il testo unico con le due proposte prevede, in modo generico, il sostegno alla natalità e la nostra proposta, inserita tra le osservazioni dell’associazione, concretizza questo proposito: un Reddito di Maternità regionale di 300 euro al mese, assegnato, dalla nascita, per i primi 3 anni del bambino rinnovabile, nel tempo, ad ogni nuovo figlio nato. Il reddito, compatibile col bilancio regionale, verrà erogato dalla Regione Marche come indennità e non sarà tassabile e, sommandosi a quanto già erogato dallo Stato con l’assegno unico, contribuirà a dare maggior respiro al bilancio familiare. In totale alla famiglia entreranno 10.800 euro nei primi tre anni del bambino. Naturalmente questa cifra non è paragonabile ai 96000 euro in 8 anni previsti dalla proposta di legge di iniziativa popolare che abbiamo presentato in Parlamento nel 2018; sarebbe però un inizio basato sulle possibilità della Regione Marche.
Come già accennato il progetto in esame tiene conto delle coperture finanziarie che possono essere ragionevolmente trovate all’interno di un bilancio regionale che prevede per il prossimo triennio spese complessive per quasi 14 miliardi di euro; in particolare le necessità connesse alla nostra proposta rappresenterebbero lo 0,6% delle spese previste dalla Regione per l’anno 2022 e appena lo 0,44% di quanto speso nel 2021. A questo proposito appare rilevante come il bilancio previsionale 2022 preveda investimenti complessivi verso le famiglie per soli 33 milioni di euro, un decimo di quanto viene speso per il funzionamento della macchina amministrativa.
Sottolineo che stiamo parlando di investimenti e non di spesa, perché ogni euro destinato alle famiglie rappresenta davvero, oggi, il miglior investimento possibile. Non siamo solo noi a dirlo, ma tutta la letteratura economico-scientifica ci sostiene nell’affermare che nessun altro settore presenta un valore moltiplicativo come gli investimenti a favore delle famiglie e dei bambini, anche in termini di PIL e di maggiore sostenibilità a lungo termine del bilancio amministrativo. In estrema sintesi, richiediamo che, da un punto di vista economico, nel bilancio sia raddoppiata la voce destinata alle famiglie, passando da 35 a 70 milioni di euro circa, ovvero dallo 0,6% all’1,2% del totale; alla luce di quanto previsto dal Documento di Economia e Finanza Regionale 2022-2024 (DEFR), l’investimento nel triennio assumerebbe comunque carattere di sostenibilità. Confidiamo che questa nostra proposta possa diventare legge. In tal senso continua il nostro impegno”.
18 marzo 2022