Quanto conta poco la vita / e come è facile morire / per queste grandi menti / che regolano il mondo, / perché non ricordate che l’uomo è nato / da un Dio che può tutto, e solo a Lui / bisogna rispondere e rendere culto. / Vedete, la neve è già alta sui monti, / sono gonfie le acque alle fonti, / presto tornerà l’inverno, / e ciò che abbiamo perduto / non ci sorriderà tra i sogni. / Venite, i nostri respiri / devono essere umili e sinceri, / vi sorprenderà la primavera, / ora sono certo, / che la terra è solo un vuoto giardino. / Voglio solo mani pure / che sorreggano gli sbagli / delle antiche forme passate / per ancora molti anni, / e allora penserete: / “Oh quanta tristezza ci sovrasta!” / Ma i vostri capelli saranno bianchi, / vane le vostre parole, / solitari i vostri passi.
Mauro Ruzzu
27 febbraio 2022