In occasione del festival “Saperi e sapori della mela Rosa saporosa dei Monti Azzurri”, il 7 novembre 2021, nella sala consiliare del Comune di Monte San Martino, si è svolto il 16° seminario tecnico-divulgativo. Organizzato dal Consorzio di tutela della mela Rosa, Unione Montana dei Monti Azzurri, Pro Loco e Comune di Monte San Martino, l’argomento principale di quest’anno è stato “Il ruolo del portainnesti in presenza di fitopatie e siccità”, scelta d’importanza basilare per l’impianto di nuovi meleti. C’illustra gl’interventi dei relatori l’agronomo Vittorio Giorgi, già sindaco di San Ginesio (1980-90), fondatore, negli anni ‘80, del Centro Federale Estivo di Tennis e presidente del Consorzio di Tutela della Mela Rosa.
Il professor David Neri dell’Università Politecnica delle Marche ha tenuto una lectio magistralis e, anche con l’ausilio di diapositive, ha mostrato le statistiche, le peculiarità e i vantaggi di ogni singolo portainnesto resistente alle fitopatie più comuni, al freddo e alla siccità. Il professor Neri ha evidenziato che la mela rosa è una varietà rustica e ben tollerante alle malattie più comuni, caratteristica non da poco, oggi che si cerca di ridurre al minimo l’uso dei fitofarmaci.
Il dottor Nicola Dalmonte di Brisighella ha dissertato sulle nuove varietà di melo, sulle moderne tecniche culturali e l’importanza della disponibilità di acqua per almeno alcune irrigazioni di soccorso, in caso di emergenza, come accaduto nell’estate 2021.
Il dottor Giorgio Murri dell’Università Politecnica delle Marche, Facoltà di Agraria, ha relazionato sulle esperienze condotte sui vari portainnesti nell’azienda agraria sperimentale della sua Facoltà anconitana.
Il dottor Settimio Virgili, già dirigente del Centro Sperimentale dell’ASSAM Marche, ha ricordato tutte le vicende relative agli impianti sperimentali effettuati a Monte San Martino, rivendicando a sé, giustamente, i meriti di aver consigliato di effettuare impianti razionali di nuovi meleti con la varietà mela Rosa in percentuale del 50% con il 50% di altre varietà nazionali e internazionali. Ai fini di una migliore impollinazione e una più ampia varietà di mele disponibili per il consumatore.
Giampiero Feliciotti, presidente dell’Unione Montana dei Monti Azzurri di San Ginesio, ha messo in risalto i meriti del successo di questa iniziativa, nata trent’anni fa, attribuibili alle Istituzioni e alla pratica, con la fattiva collaborazione di tutti gli attori.
Come nelle edizioni precedenti, al seminario ha partecipato il preside con un gruppo di studenti dell’Istituto Alberghiero di San Benedetto del Tronto; gli allievi hanno approntato una colazione a base di mele Rosa, suscitando l’apprezzamento dei convenuti. Il seminario ha avuto successo sia per l’idea valida e consolidata che per la corposa mostra pomologica, dove sono state messe in risalto tutte le varietà coltivate nelle Marche, con le relative schede tecniche e caratteristiche. Ve ne accenniamo alcune. La Gold Rush dal sapore moscato, resistente come la Rosa, matura tardi ed è edibile dopo Natale. Florina mediamente dolce, morbida a maturazione media. Gruppo Royal Gala varietà precoci che danno inizio al mercato, molto produttive e ricercate quali primizie. Granny Smith povera di zuccheri, il melo è resistente e richiede poche cure, molto interessante ai fini del diradamento naturale dei frutti, matura tardi ed è a lunga conservazione.
Eno Santecchia (foto di Menchi Stefano)
8 febbraio 2022