Satira e illustrazione. Le rigide fratture sociali, che dividono una élite tiranna e fredda da un popolo che, come ‘‘l’asino’’ dell’omonima rivista, è “utile, paziente e bastonato”. È solo uno dei temi trattati nella illustrazione della satira di Galantara, che è il protagonista della mostra “Satura tota nostra (sua) est” organizzata dal Comune di Montelupone e da Fondazione Carima.
Sabato 20 novembre 2021 c’è stato il taglio del nastro dell’esposizione, che durerà fino al 22 aprile 2022, con cui ha riaperto la Pinacoteca Civica di uno dei borghi più belli d’Italia, per la prima volta dopo il sisma 2016 che l’aveva resa inagibile e vede in mostra una parte della ricchissima produzione di bozzetti di Gabriele Galantara che proprio a Montelupone ebbe i natali. Un celebre figlio di questa terra e qui celebrato, ripartendo dalla satira, il genere che l’artista scelse per le sue illustrazioni, una forma artistica più ai margini all’epoca, rispetto alla corrispettiva forma letteraria, che però ben si presta alla rappresentazione della sua poetica.
La presidente di Fondazione Carima, Rosaria Ruiti Del Balzo: “Ben vengano mostre come questa. Anni fa abbiamo acquisito 250 bozzetti di Galantara per poi concederli in comodato al Comune di Montelupone, affinché lì fossero custoditi, studiati, valorizzati. Attraverso queste erogazioni di beni importanti svolgiamo quello che è il ruolo primario della Fondazione. Siamo i soggetti realizzatori, insieme con il Comune e questa mostra mi rende lieta perché la figura di Galantara è quanto mai attuale, anche in questa epoca. Forse mancano figure del genere di cui avremmo bisogno: occhi attenti che mettano in evidenza la realtà, con quella satira che a lui apparteneva”.
Spiega Rolando Pecora, sindaco di Montelupone: “Sottolineo la forte caratterizzazione identitaria e specificità della comunità. Ciò sicuramente proviene dalla storia del nostro borgo, quindi anche da personaggi che lo hanno caratterizzato, come Galantara”.
Sottolinea l’assessore alla cultura Orietta Mogliani: “La inaugurazione della mostra è stata anche la riapertura della Pinacoteca civica, inagibile dopo il 2016 a causa del sisma. Finalmente Montelupone si riappropria di uno degli spazi adibiti alla cultura e lo fa con il nostro cittadino illustre Gabriele Galantara. Il comodato dei suoi bozzetti ha arricchito il nostro Comune di un raro patrimonio artistico. Nel 2018 gli eredi della famiglia Galantara ci hanno donato anche 25 opere ed è nostra volontà che questa mostra sia la prima di una serie”.
Puntualizza Daniel Tiberi, curatore della mostra: “In esposizione vi sono 48 dei 250 bozzetti dell’artista. È stato difficile scegliere e ho fatto una cernita cercando di raccontare la multiforme esperienza di Gabriele Galantara così da evidenziare anche la parte artistica dell’illustratore, qualità che non sempre gli viene riconosciuta. I bozzetti già raccontano qualcosa, un vissuto del passato, ma rimandano anche a situazioni attuali, riconoscendo la sua tendenza artistica e poetica. Un grazie ai miei collaboratori: Edoardo Micozzi, curatore dei testi; Lorenzo Sigona, regia; Marco Conti; direttore fotografia e post produzione; Pietro Viconi, fonico e l’attore Fabio Tartuferi”.
Interviene Ermenegildo Pannocchia, consulente artistico: “La mostra dà un segnale che non è per dire quanto si è bravi o importanti, ma per comunicare. L’arte è un linguaggio che offre spunti di riflessione, non solo di allora ma pure di oggi. È una mostra che porta una comunicazione diversa dell’arte, soprattutto verso i giovani. Quindi il mio auspicio è che sia una tappa, l’inizio di un percorso per i giovani, che sono una risorsa e una ricchezza”.
L’acquisizione della collezione “Ratalanga” – Fondazione Carima acquistò nel 2001 un corpus di circa 250 opere realizzate da Gabriele Galantara, in arte Ratalanga (Montelupone 1865 – Roma 1937), uno dei maggiori caricaturisti e disegnatori satirici italiani. Il motivo di tale acquisizione è da rinvenirsi nella volontà di impedire la frammentazione e la dispersione sul mercato di questo patrimonio di gran valore sia storico che culturale prodotto dall’artista maceratese nel corso della sua carriera. Nel 2002 i bozzetti furono ceduti in comodato gratuito per 30 anni al Comune di Montelupone, luogo natìo dell’artista; l’Ente si è impegnato a custodirli in locali idonei in sicurezza, a catalogarli, a valorizzarli e a renderli fruibili al pubblico mediante esposizione nella Pinacoteca civica.
Chi è Gabriele Galantara – Esponente di rilievo della satira italiana, Gabriele Galantara (in arte Ratalanga) nasce a Montelupone il 18 ottobre 1865 da una famiglia di nobili origini. Frequenta l’Accademia di Belle Arti di Bologna, dove l’ambiente cittadino esercitò una influenza decisiva nella sua formazione culturale e politica. Qui intrecciò uno stretto rapporto di amicizia con Guido Podrecca, studente di lettere, col quale fonderà importanti riviste a sfondo satirico, come il settimanale “Bononia ridet” e il giornale romano “L’Asino”. Nel corso della sua vita artistica diede voce al tumultuoso panorama socio-politico che attraversa gran parte dell’Italia post-unitaria e la sua fama varcò i confini nazionali. Il principale bersaglio dell’accattivante e irriverente produzione di Galantara sono le fratture sociali, che dividono una élite tiranna e fredda da un popolo che, come “l’asino” dell’omonima rivista, è “utile, paziente e bastonato”.
24 gennaio 2022