Lettera aperta di un maceratese indirizzata a Sandro Parcaroli sulle difficoltà che incontrano atleti e amatori nel correre su strada.
“Caro Sindaco, caro Presidente, ora che ha l’onore e l’onere di ricoprire due importanti cariche politiche nel nostro territorio, sono a chiederLe di entrare nella storia, di passare dalle parole ai fatti, con una scelta che solo i posteri sapranno apprezzare! Visto che Macerata non ha una pista ciclabile degna di questo nome che sia fruibile dai corridori, dai marciatori e dai ciclisti (https://www.larucola.org/2016/11/20/pista-ciclabile-a-macerata-2/), Le chiedo un grande gesto, a effetto e di grande impatto: chiuda metà carreggiata della strada che da Villa Potenza si congiunge all’incrocio, sotto Consalvi, con la S.P. Rotelli. Sarebbero i 5-6 km da sogno che tutti i veri sportivi hanno da sempre immaginato ma che nessuno ha avuto mai il coraggio di fare! Il tutto perché è inutile avere una legge che obbliga l’automobilista a passare almeno ad 1,50 metri dai ciclisti se poi sono più unici che rari coloro che la rispettano! Solo qualche domenica fa, mentre mi allenavo con i fratelli Antonelli, i campionissimi Luca e Michele, c’è stata l’ennesima discussione con un noto imprenditore di un comune vicino che pensa che la strada sia il feudo delle auto! Vorrei ricordare che è “inutile” piangere per le tante tragedie che funestano la nostra vita perché è “inutile” pensare di sfidare Verstappen o Leclerc o Rossi o Marquez ogni qualvolta si va in auto o moto! Se proprio ce ne fosse bisogno, metterei anche un autovelox ogni 500 metri! Qui siamo a MC, Macerata non a MC Montecarlo!
Non le dico poi cosa significhi allenarsi ai giardini e dintorni dalle 18:15 alle 19:30, nonostante il bel divieto di accesso dalle 7 alle 21, per la statistica le rivelo che negli ultimi tre mercoledì abbiamo avuto una sera il passaggio, a varia velocità, di 45 auto e due motorini, un’altra di 49 auto e due motorini e l’ultima di ben 63 auto e tre motorini!
Se avesse un/a nipote che corre o marcia per la città, ogni sera dovrebbe ringraziare perché è rientrato/a sano/a e salvo/a dal fare sport e non mi sembra che questo sia un bel vivere!
Fabrizio Giorgi
10 gennaio 2022