Attento osservatore del silenzio, Giancarlo Minen fa dell’arte uno stato di grazia

La cronaca artistica nostrana annuncia una mostra dell’artista Giancarlo Minen in un luogo espositivo  particolare: la sede della Hugo Boss a Montecosaro Scalo. Per noi un’occasione di considerare il lavoro di questo artista di origine udinese, ma marchigiano e maceratese di adozione per la presenza avuta nel tempo nella nostra provincia e regione.

Quante poche occasioni ho avuto personalmente d’incontrare Giancarlo Minen, e quanto piacere ho provato ogni volta che ne ho avuta l’opportunità! Impressionato, oltre che dalla sua arte, dal suo garbo, dal suo equilibrio, dalla sua intelligenza, dalla sua cultura artistica. Convinto più che mai che in fatto d’arte coloro che si reputano intenditori e critici  hanno sempre bisogno di imparare e arricchirsi dagli artisti, che sono quelli che ne decidono e stabiliscono le sorti.

Questa fu la sensazione che provai conoscendo Minen più di 30 anni fa alla galleria di Franco Cicconi in via Santa Maria della Porta a Macerata, esattamente nel marzo del 1985. Tempi pionieristici per l’arte maceratese, ma anche per la eroica Galleria sostenuta dalla fede indomita di Franco Cicconi nella battaglia di far conoscere nelle Marche artisti italiani e internazionali di primo piano, e stimolare con ciò tanti giovani che il suo infallibile fiuto aveva scelto e incoraggiato nel seguire la via dell’arte.

Tempi pionieristici ed eroici! Si parlava di pittura a quel tempo con Minen, ma pochi anni dopo imparai anche a conoscere la sua ricerca plastica e fu scelto con altri 35 artisti scultori a partecipare a una mostra nella Chiesa di San Paolo a Macerata che s’intitolava, per una simultanea intuizione del sottoscritto e di Silvio Craia, altro instancabile maestro pioniere dimostratosi poi di resistenza ineguagliabile, si chiamava, dicevo, Cercare nella Forma.

Quel catalogo nella mia storia di appassionato d’arte è da considerare quasi un incunabolo. Dunque, per tornare a Minen, un artista completo, sensibile e colto che, sebbene impegnato in tutt’altro lavoro nella chimica industriale, con importanti ruoli decisionali presso il cementificio di Gagliole, non trascurava certo anche la sua appassionata vocazione artistica.

Si facevano mostre, si scrivevano brevi recensioni, e si divulgava quella piccola scaglia di cultura artistica locale anche nel nord dell’Italia  attraverso le pagine della rivista Juliet, una pedana di lancio per tanti nostri giovani che sceglievano l’arte. E ci furono in quel periodo altre mostre piccole e grandi nei luoghi più  improbabili, ne cito un paio per tutti: il Roxy Bar a Macerata e il Museo tattile Omero all’ex lazzaretto di Ancona. A posteriori va riconosciuto che queste ricordate non sono grandi gesta, ma per me costituiscono ricordi belli e graditi.

In tempi più recenti chi si è speso a far conoscere di Minen nel Maceratese come “osservatore e descrittore attento del silenzio”, è stato un altro artista altrettanto bravo e sensibile con la vocazione di sapiente intrattenitore, lui e la sua gentile compagna, Daniela Cristallini. Oltre che artista, dicevo, anche inventore di situazioni culturali “gustose”, prima al ristorante Il Maniero di Loro Piceno, ed ora qui, presso lo stabilimento Hugo  Boss a Montecosaro Scalo.

Dell’arte di Minen voglio indicare, concludendo, un particolare, che è quello che mi ha sempre attratto della sua ricerca. Alcune sue forme antropomorfe bendate, ambigue, mummificate, in qualche modo tenebrose, le ha immerse in un colore, sapientemente dosato, e in un’estetica complessivamente serena, ispirata anche alla natura, stemperando così la drammaticità del loro apparire –  come avviene ahimè in molti fatti che ci propina oggi la cronaca –  in una complessiva pacatezza, in un persistere di serena classicità, in assoluta coerenza con quel che è di persona Giancarlo Minen, all’insegna della piacevolezza e di una complessiva positività. L’arte aiuta a questo; deve contribuire a questo stato di grazia. Minen, con le sue opere riesce a trasmetterlo.

Lucio Del Gobbo

14 dicembre 2021

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