Maurizio Prenna, artista di origine maceratese e romano di adozione, è protagonista del nuovo evento espositivo inaugurato al Museo Palazzo Ricci, promosso dalla Fondazione Carima con il patrocinio della Regione Marche e del Comune di Macerata.
La mostra, intitolata “Fare libero”, racconta il percorso artistico di Maurizio Prenna che, come evidenzia il curatore Stefano Coletta, “sia per tecnica che per creatività, si nutre della dimensione libera dell’ispirazione e della sperimentazione contaminata da più codici espressivi”. L’autore è infatti un esempio di quello che può essere definito “eclettismo praticato” sia in ambito lavorativo, nel quale ha spaziato dall’architettura al design fino alla scenografia per la televisione e per il teatro, sia nella produzione artistica, in cui ricorre all’utilizzo di diverse tecniche e di una pluralità di materiali.
L’esposizione è articolata in sezioni che ne ricostruiscono l’opera poliedrica e che propongono le riflessioni dell’artista su alcuni grandi temi dell’esistenza: la vita e la morte, il passato e il futuro, la natura e la società, le presenze e le assenze. “Fare libero” restituisce pertanto non solo una visione complessiva della poetica di Maurizio Prenna, ma altresì un ritratto compiuto di questo talentuoso e coraggioso sperimentatore.
Il filo conduttore della mostra è appunto il fare. Un fare che è traduzione materiale di un pensiero emotivo ed elaborativo. Un fare che è sporcarsi le mani per dare concretezza a un processo creativo. Un fare che è espressione di sé e dunque per l’artista vuol dire essere. Insomma nei quadri, nelle opere grafiche e nelle sculture in esposizione il visitatore troverà l’essenza di Maurizio Prenna, un uomo e un artista in continua evoluzione, capace di mettersi in discussione, che cerca nel gesto produttivo le risposte ai propri interrogativi.
Nei suoi lavori si possono rintracciare altresì le radici maceratesi: da un lato, come scrive Stefano Coletta, emerge “l’etica del lavoro, del sacrificio e della resilienza”, dall’altro, la predilezione per una materia che è caratterizzante di questo territorio ovvero la carta. Un elemento che si rinviene in molte opere di Maurizio Prenna e che riveste un ruolo centrale nelle sculture realizzate con la tecnica del cartonnage, che offrono una inedita reinterpretazione tridimensionale di dipinti iconici di celebri pittori del Novecento, da Pablo Picasso a Henry Matisse, da Gabrielle Münter a Tamara De Lempicka, ma anche Balthus, Amedeo Modigliani e Amedeo Bocchi. Si tratta di una vera e propria materializzazione di famose opere pittoriche che, “strappate” dalla cornice, diventano corpi fisici e consentono al visitatore una rinnovata fruizione che passa attraverso una esperienza di prossimità.
La mostra è a ingresso gratuito, aperta fino al 9 gennaio 2022 è visitabile sabato e domenica 10-13 / 15.30-18.30; per info e visite guidate su prenotazione: Meridiana snc T +39 0733 202942 –meridiana.mc@gmail.com – www.palazzoricci.it.
Il commento
Rosaria Del Balzo Ruiti, Presidente di Fondazione Carima: “Prosegue la rinnovata stagione delle esposizioni temporanee a Palazzo Ricci dedicate alla valorizzazione degli artisti maceratesi del passato e del presente. Pensando al percorso professionale e artistico di Maurizio Prenna mi viene in mente la frase di Amedeo Modigliani: Non domandatemi chi sono, né chiedetemi che io rimanga invariato. Siamo lieti di ospitare le sue opere nel nostro museo e di contribuire così all’arricchimento delle proposte culturali e alla promozione del territorio provinciale”.
L’artista
Maurizio Prenna nasce nel 1959 a San Severino Marche. Si laurea in architettura all’Università degli Studi di Firenze. Lavora come designer a Milano e collabora con importanti aziende. Realizza scenografie per il teatro e per la televisione. Attivo nell’editoria come grafico di riviste di design. Si dedica al sociale producendo modelli architettonici e materiale tattile per non vedenti. Trasferito a Roma apre un atelier in cui convoglia le varie esperienze. Attraverso una continua sperimentazione definisce e svolge la sua attività artistica; usa come materia chiave la carta e come tecnica prevalente il cartonnage. Ha realizzato mostre a Milano, Napoli, Forlì, Bologna, Roma, Pesaro, Matera e Fabriano.
Il curatore
Stefano Coletta nasce a Roma nel 1965. Laureato in Lettere e filosofia, intraprende la carriera di giornalista. Nel 1991 inizia il percorso in RAI come redattore, inviato e conduttore di programmi radiofonici e televisivi, poi ricopre incarichi di crescente responsabilità, da autore a capo-progetto fino a diventare Direttore di Rai 3. Nel 2020 è nominato Direttore Intrattenimento Prime Time e Responsabile a interim di Rai Uno
18 novembre 2021