Vorrei provare l’alito della morte / e in una dolcezza ritrovare, / le certezze delle cose non dette / a certe persone, a suo tempo. / Ritornare ad ascoltarsi / in un’azione a ritroso / per dialogare con il mondo, / ignaro del suo destino. / A me i fiori piacciono, / ne sento il profumo / nel fondo del loro segreto / per ritrovare quella conversazione, / sussurrata prima che tu ti spenga, / e sentire il perdono e la pace / altrimenti lasciata nel rimpianto, / nel fondo della mia anima, / e per non piangere, tra la vergogna, / ma vivere sereno. / Se un giorno, non conoscerò più / i desideri o i sogni, / raccoglierò i canti scritti per te, / con le scintille del mio pensiero.
Mauro Ruzzu
13 novembre 2021