San Ginesio si candida per essere un “Caso di studio” nella ricostruzione post sisma

In una comunicazione inviata al Commissario Straordinario per la ricostruzione Giovanni Legnini, al Presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, all’Assessore regionale Guido Castelli e al Sub Commissario per la ricostruzione Gianluca Loffredo, il Comune di San Ginesio ha formalizzato la propria candidatura al PSR (Programma Straordinario per la Ricostruzione) quale programma pilota a indirizzo culturale per la Regione Marche.

In analogia con quanto concertato con   le 3 altre Regioni coinvolte, anche la regione Marche può dotarsi di un PSR che possa fungere, nel proprio ambito territoriale, da documento pilota con un indirizzo specifico per la ricostruzione, come emerge dal seguente elenco: Abruzzo – PSR e Ambiente; Lazio – PSR e Intercomunalità; Marche – PSR e Cultura; Umbria – PSR e Residenza.

La redazione di un P.S.R. che assurga a “caso studio” in grado di costituire il documento pilota della ricostruzione nelle Marche, rappresenta una valida opportunità per il rilancio della città, nonché occasione di prestigio per il Comune di San Ginesio, che sin dai primi momenti ha dimostrato resilienza e prontezza nell’affrontare i temi della ricostruzione.

La redazione del PSR comporta la costruzione di un quadro conoscitivo di contesto che tenga conto non solo del danno riportato dal sisma ma anche delle condizioni sociali ed economiche del territorio, al fine di delineare un documento che guidi una ricostruzione orientata allo sviluppo.

Il Programma Straordinario di Ricostruzione rappresenta l’opportunità per risolvere le criticità che rallentano l’avvio della ricostruzione sia pubblica che privata, e fornisce gli strumenti per la definizione di una strategia in grado di garantire la rinascita del paese, facendo leva anche su temi come lo sviluppo economico e la promozione territoriale, in sinergia con le politiche nazionali e regionali.

Il processo di ricostruzione potrà essere così l’occasione per sperimentare nuovi modelli di attrattività delle aree interne, dei piccoli comuni e dei borghi storici, rispettosi dell’identità dei luoghi, ma al tempo stesso capaci di definire un nuovo modo di abitare, basato sulla qualità architettonica, sulla efficienza antisismica ed energetica dei fabbricati, sulla diffusione della cultura e della infrastrutturazione digitale, sulla qualità paesaggistica ed ambientale.

7 ottobre 2021

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