Il giornosuccessivo la conclusione del festival “MarCheStorie” che ha visto la celebrazione del bicentenario della canzone leopardiana al Didimi, si è tenuto a Treia, domenica 19 settembre 2021 alle ore 16.00 presso la Sala Multimediale, il primo degli eventi organizzati nell’ambito del “Progetto FIM – Future Is Mine”: il progetto nato dall’esigenza di coinvolgere i giovani – dai 16 ai 35 anni – dei diversi territori dell’Ambito, nella valorizzazione delle proprie potenzialità per una maggior consapevolezza e conoscenza di sé, delle proprie attitudini e abilità, oltre per stimolare una cittadinanza attiva e promuovere la conoscenza delle tradizioni, della storia e della cultura del proprio territorio.
Gli artigiani – Il Workshop ha portato i partecipanti alla scoperta di uno degli sport della tradizione marchigiana, la palla al bracciale, popolarissimo in Italia fino agli anni 20, e ancora oggi giocato e raccontato nella città di Treia e non solo. Nel corso dell’evento sono saliti in cattedra gli artigiani Nazzareno Crescimbeni, Danilo Tartari e suo figlio Andrea Tartari, quali esempi di come questa quest’arte antica abbia affascinato anche le generazioni più giovani, mostrando le fasi di costruzione del bracciale in legno. Poi è stata la volta del racconto di Daniele Rango che ha illustrato la realizzazione della palla in cuoio.
La dimostrazione pratica – La seconda parte del workshop ha portato i partecipanti all’esterno per prendere parte ad una dimostrazione pratica grazie all’associazione ASD Carlo Didimi che ha permesso di provare in prima persona gli strumenti del gioco. Hanno partecipato: Alessandro Battoni (presidente associazione Gruca); Francesca Maggiori (collaboratrice del progetto); Roberta Frungillo (collaboratrice del progetto); Massimiliano Cascata (collaboratore del progetto e realizzatore dei video).
I due relatori – All’evento hanno partecipato anche il vice sindaco di Treia David Buschittari, che ha elogiato il lavoro di questi anni degli attori protagonisti del gioco di Treia ai vertici del panorama nazionale e il Patron della Lube Luciano Sileoni che proprio in questo spazio (l’aula multimediale non è altro che la vecchia falegnameria dell’Ipsia di Treia) ha imparato il suo mestiere con cui poi, negli anni, con grande dedizione, impegno e costanza ha fondato la storica azienda Treiese, da anni ai vertici per la produzione di cucine componibili.
20 settembre 2021