Torna il premio letterario intitolato a Ugo Betti che la città di Camerino dedica a uno dei suoi figli più illustri fin dal decennale della sua morte, a Roma il 9 giugno 1953. Quella che si terrà nel 2022 sarà la XVIII edizione che vedrà le premiazioni l’8 e 9 giugno quale culmine di un lungo percorso che partirà con eventi già questo autunno. A presentarlo in conferenza stampa il sindaco Sandro Sborgia, l’assessore alla cultura e turismo Giovanna Sartori e l’avvocato Giuseppe De Rosa, presidente del Centro Studi Ugo Betti.
Edizione sulla drammaturgia – In passato alcune edizioni sono state dedicate a forme letterarie diverse dal teatro, nelle quali Ugo Betti fu impegnato, come la novellistica, la letteratura per l’infanzia, la poesia. La prossima edizione, come le ultime due precedenti, sarà invece incentrata sulla drammaturgia. Il tema prescelto è di strettissima attualità: «Teatro e giustizia: la responsabilità, la colpa, il perdono». Stante il tema, la giuria sarà composta da esponenti del mondo della cultura teatrale e da due eminenti giuristi noti anche per apprezzate «incursioni» nel mondo della letteratura e della cultura umanistica.
La giuria – Questi i nomi della giuria al completo: Marco De Marinis, già ordinario di Discipline teatrali nel Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna (presidente); Pierfrancesco Giannangeli, docente di Storia dello spettacolo all’Accademia di Belle Arti di Macerata; Natalino Irti, allievo di Emilio Betti e docente emerito dell’Università di Roma La Sapienza, dove ha insegnato Istituzioni di diritto privato, Diritto civile e Teoria generale del diritto; Vincenzo Luzi, magistrato a riposo, cultore di studi letterari; Massimo Marino, saggista, storico, giornalista e critico teatrale.
Le altre iniziative – Tra le iniziative che precederanno il Premio si prevedono la rappresentazione a Camerino del dramma «Corruzione a Palazzo di giustizia», portato in scena dalla compagnia teatrale «Piccola Ribalta» di Civitanova Marche; in primavera l’organizzazione di uno o più «itinerari bettiani» nel centro storico di Camerino e nella campagna camerte, in particolare nei pressi della tenuta di Camorsciano (ovvero di quel che resta di essa); nell’autunno del 2022 sarà celebrato il centenario della pubblicazione della raccolta di poesie «Il re pensieroso», scritte da Ugo Betti in gran parte nel periodo della prigionia (1917-1919) a Celle Lager (Hannover), durante la Prima guerra mondiale. La manifestazione pubblica prevederà un’introduzione storico-critica e la recita di poesie tratte dal libro.
Il Centro Studi – Riprenderà il suo lavoro anche il rinnovato Centro studi teatrali e letterari «Ugo Betti», nominato dal comune di Camerino e composto dal sindaco o suo delegato, da Angela Amici, Carla Carotenuto, Giuseppe De Rosa e Donatella Pazzelli (segretaria), ha bandito un programma di iniziative «bettiane» per gli ultimi mesi del 2021 e per il 2022.
Coinvolte le scuole – Il Premio Betti si allarga alle scuole rivolgendosi ai piccoli “alunni” della scuola primaria fino agli studenti universitari. Questi ultimi potranno inviare, secondo quanto previsto dal bando, contributi culturali che possono variare dal disegno al componimento letterario alla ricerca scientifica, sempre aventi per oggetto l’opera di Betti. La giuria è composta da Massimo Fabrizi (presidente), Paola Porfiri, Giuseppina Santancini, Vincenzo Scuri e Paolo Verdarelli.
La storia, i personaggi – Il Premio Betti nacque nel 1963 per iniziativa dell’Azienda autonoma di soggiorno e turismo, presieduta dal prof. Domenico Cavallaro. Le giurie che si sono succedute negli anni hanno visto la partecipazione di eminenti studiosi, tra i quali critici, autori e registi teatrali come Mario Apollonio, Orazio Costa Giovangigli, Diego Fabbri; l’attrice Evi Maltagliati; il critico letterario Antonio Di Pietro; uomini di cultura del calibro di Carlo Bo, Leone Piccioni, Valerio Volpini, Libero Bigiaretti, Giorgio Zampa, Giorgio Barberi Squarotti; il giornalista Alberto Sensini e intellettuali camerinesi come Rosa Berti Sabbieti, Bruno Fabi, Angelo Antonio Bittarelli, Leonardo Mancino, Mario Pelosi. I premi hanno pure conosciuto assegnazioni a eminenti personalità della cultura italiana, tra i quali lo scrittore marchigiano Plinio Acquabona, il noto regista Folco Quilici, il poeta Elio Fiore, lo studioso germanista Italo Alighiero Chiusano, il poeta e senatore a vita Mario Luzi.
19 settembre 2021