Approvato dalla Giunta municipale con una recente delibera il progetto predisposto dai Servizi tecnici del Comune per l’allestimento del nuovo Museo di Biodiversità e Storia Naturale (MuBi). Il museo come noto avrà sede nell’edificio dell’ex custode ai Giardini Diaz per il quale sono già in corso i lavori di recupero e ristrutturazione finanziati dai fondi comunitari inseriti nel Programma operativo Fesr 2014/2020 della Regione nell’ambito degli investimenti territoriali integrati (ITI) .
Alla ricerca del contributo a fondo perduto – Con tale proposta progettuale, il Comune parteciperà all’avviso pubblico emanato dal Ministero della Cultura nell’ambito del “Decreto Rilancio” riguardante il “Fondo cultura” finalizzato all’assegnazione di contributi a fondo perduto e volto a sostenere investimenti per la tutela, il restauro, la conservazione, la fruizione e la digitalizzazione del patrimonio culturale. Il bando prevede il finanziamento dell’80% del costo totale del progetto che ammonta ad un totale di 300mila euro. Nel caso di esito positivo resterà a carico del Comune il restante 20% (60mila euro).
Il nuovo concetto di museo – Il progetto dei Servizi tecnici comunali si sviluppa intorno al superamento del concetto di museo come “esposizione e presentazione” delle collezioni per far spazio ai principi della moderna museologia scientifica dove, anche grazie alle nuove tecnologie, può avvenire la trasmissione dei valori di educazione ambientale e scientifica in generale. Il nuovo “Museo della Biodiversità e di Storia naturale” sarà quindi un luogo accessibile, educativo, flessibile e interattivo dove poter svolgere attività didattiche e pedagogiche.
I due principi fondanti – La volontà dell’Amministrazione comunale di partecipare al bando ministeriale si fonda su due principi. Da un lato il finanziamento permetterà l’ampliamento dell’offerta educativa e culturale su temi scientifici e naturalistici, dall’altro la promozione di una “politica urbana” di valorizzazione e riqualificazione di ambiti della città esterni al centro storico.
Tecnologia interattiva – L’allestimento prevede, tra le altre cose, la realizzazione degli arredi, dell’illuminazione e delle attrezzature hardware necessarie all’uso dei locali, alla parziale nuova archiviazione dei reperti e alla realizzazione degli spazi di esposizione e didattica. Tutto ciò per permettere una nuova modalità di fruizione dei beni museali con il ricorso a sistemi narrativi che utilizzano soluzioni tecnologiche interattive per un diretto coinvolgimento del pubblico di tutte le età. Partnership del progetto: l’Università di Camerino, l’Istituto Agrario “Giuseppe Garibaldi” di Macerata e la Cooperativa Risorse.
L’assessore alla Cultura Katuscia Cassetta – “Nell’ottica di rilanciare e migliorare tutte le sedi museali della città ci è sembrato opportuno cogliere l’occasione del Decreto Rilancio per presentare un progetto di allestimento della nuova sede del Museo di storia naturale della città. Luogo dedicato alle tematiche della biodiversità, dello sviluppo sostenibile, all’evoluzione e all’ambiente in generale. Uno spazio che abbiamo immaginato flessibile in cui ci si possa immergere ed esplorare. Un luogo della meraviglia ma anche della consapevolezza di far parte di una biodiversità a rischio. I luoghi della cultura diventano così strumento per capire le sfide future e collaborare con importanti Centri di ricerca pubblici e privati per accogliere un pubblico eterogeneo e pronto a mettersi in gioco. Un luogo legato al territorio che conserva ma allo stesso tempo espone e promuove mostre temporanee ed iniziative concrete sul territorio, un luogo aperto alle scuole, ai giovani e alle famiglie, inserito in un ambiente urbano verde e allargato, luogo di aggregazione e svago ma anche di approfondimento e consapevolezza”.
2 settembre 2021