L’attuale emergenza sanitaria fa discutere a 360° con i più disparati interventi, ne presentiamo alcuni selezionati da Paolo D’Arpini, compreso un suo commento finale… così, giusto per riflettere un po’, considerato il polverone sollevato intorno alla questione che certamente non genera chiarezza.
Stefano Panzarasa: “Sì alla resistenza, sì alla passione per la libertà, sì alla gentilezza. Anche se si è vaccinati per libera scelta (che rispetto) si dovrebbe rifiutare uno strumento, come il Green Pass, che crea cittadini di serie A e cittadini di serie B”.
Dott. Giuseppe Barbaro – Cardiologo Policlinico Umberto I° Roma: “I vaccinati rischiano di sviluppare malattia sintomatica da varianti in quanto hanno sviluppato anticorpi contro una proteina spike che è diversa da quella della variante mutata. Il rischio è quello di sviluppare una intensificazione dell’infezione virale anticorpo-mediata (ADE) rispetto al non vaccinato che, al contrario, può sviluppare una infezione asintomatica con sviluppo di una immunità naturale e memoria immunologica. Continuare a vaccinare è assolutamente irrazionale! Porterà solo allo sviluppo di varianti sempre più vaccino-resistenti e chi ne farà le spese saranno proprio i vaccinati. Questa è la realtà scientifica!”
Ferdinando Palmieri: “…cervello in fumo o fumo nel cervello? Io non ho nessuna ricetta, ho le paure e i dubbi di tutti, non sono assolutamente convinto che la vaccinazione e il green pass siano la strada migliore per uscire dal ‘contagio’, ma sono convinto che in una situazione di emergenza mondiale come questa che stiamo vivendo sia necessario muoversi nella stessa direzione: giusta o sbagliata che sia. In altre parole non si può andare avanti in ordine sparso: si vanificherebbe comunque il tutto…”.
Paolo D’Arpini: “Caro Ferdinando tu dici “sono convinto che in una situazione di emergenza mondiale come questa che stiamo vivendo sia necessario muoversi nella stessa direzione: giusta o sbagliata che sia.”… Ti faccio una domanda: conosci la storia dei lemming? Quei roditori che in caso di sovraffollamento periodicamente emigrano in massa, intraprendendo il loro viaggio finale (che come tutti sappiamo finisce nelle gelide acque del mare del nord) per riequilibrare la natura. In parte un tale comportamento autodistruttivo sta avvenendo anche nella nostra società, con l’aumento delle guerre, dei suicidi, delle perversioni, dell’inquinamento, della distruzione dell’habitat, della stupidità e di conseguenza delle malattie causate dai nostri comportamenti contro natura. Ma la lezione non è ancora sufficiente a trovare quell’equilibrio naturale di sopravvivenza e questo perché l’uomo ha l’arroganza di ritenersi un essere “superiore” alle altre specie e perciò ogni soluzione deve comprendere la continuazione del gioco attualmente in programma e cioè la fissità della nostra specie come dominante. Guidata da “geni” politici, economici, scientifici… ma non più in grado di comprendere la vita…”.
12 agosto 2021